Una manifestazione annunciata, con l’obiettivo di protestare contro i tagli effettuati da Trenitalia con l’introduzione del nuovo orario ferroviario, che ha cancellato diverse fermate e collegamenti, la maggior parte dei quali utilizzati dai pendolari. Per cinque minuti è stato anche bloccato il primo binario, costringendo il treno locale per San Benedetto del Tronto a partire in ritardo.
“Scelte – ha spiegato Pietro Marcolini, assessore ai Trasporti della Regione Marche – che oltre tutto danneggiano anche altre regioni come l’Abruzzo che, come le Marche, non vengono nemmeno coinvolte in investimenti dell’alta velocità, unica cosa che sembra interessare al momento Trenitalia”.
Il governatore delle Marche, Gian Mario Spacca, ha chiesto al governo “un tavolo immediato con l’amministratore delegato di Trenitalia Moretti, aperto anche alle altre regioni interessate” ai tagli. Mentre nei prossimi giorni è in programma un incontro aperto alle Province di Ascoli Piceno, Teramo e Chieti.
Secondo l’assessore ai Trasporti della provincia di Pesaro-Urbino, Renato Minardi, “dalla protesta odierna è emersa la linea comune di istituzioni, amministratori, sindacati e associazioni dei consumatori: si è aperta una vertenza unitaria contro le Ferrovie dello Stato, ma anche contro il governo. Non bisogna dimenticare – ha aggiunto Marcolini – che il governo è l’azionista solitario delle Ferrovie e quindi il primo responsabile del definanziamento per gli interventi sull’Adriatico. La nostra – ha concluso – è una protesta, ma anche una proposta che ha due sbocchi. Uno istituzionale: la presenza qui dei parlamentari anticipa l’iniziativa presso la commissione Trasporti e il ministero; l’altro riguarda il ripristino immediato degli orari, con l’integrazione della regione Abruzzo e di eventuali mezzi sostitutivi e integrativi per non far venire meno i collegamenti per i pendolari”.
Luca Ruffini