Sembra che nessuno riesca a resistere più di qualche mese accanto al Presidente D’Alfonso. È evidente che le scelte in campo dirigenziale del Presidente non hanno mostrato alcun successo”.
E’ quanto dichiara il Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Sara Marcozzi. “Sin dall’inizio della legislatura – prosegue Marcozzi – abbiamo assistito a rimpasti di giunta, dimissioni di dirigenti, nuove nomine, nomine sbagliate, un caos istituzionale che si ripercuote sull’efficienza della macchina amministrativa.
D’Alfonso aveva promesso agli abruzzesi una rivoluzione dell’amministrazione ma sembra proprio di essere su una nave che affonda. Un via vai di figure dirigenziali che va ben oltre l’assestamento fisiologico di un nuovo Governo Regionale, D’Alfonso governa questa regione da tre anni.
Oltre ai dirigenti che abbandonano, non meno gravi sono le mancate nomine di professionalità in ruoli strategici come, ad esempio, molti servizi che si occupano della gestione e programmazione dei fondi europei”.
“Non sono le nomine in sé che preoccupano – sottolinea il Consigliere del M5S – ma piuttosto i deludenti risultati economici, sociali ed occupazionali che la Giunta del presidente ‘facile e veloce’ ha realizzato. Una struttura instabile, debole e, forse, anche sfiancata dalle continue invasioni di campo e di competenze del Presidente.
La macchina non funziona e i dati lo dimostrano: crescita delle disuguaglianze sociali, consumi al palo, livelli occupazionali preoccupanti”.
“Ora che Gerardis abbandona l’Abruzzo per un Ministero, il suo ruolo sarà svolto da Vincenzo Rivera, già collaboratore della Giunta Del Turco. A volte – conclude Sara Marcozzi – gli anni passano ma tutto sembra rimanere uguale”.
‘In merito al presunto “via vai di figure dirigenziali” la consigliera Marcozzi mischia situazioni diversissime tra loro. Le ricordo ad esempio che Di Biase, D’Aristotile, Cipollone, Marcantonio e Giovani sono tuttora dirigenti della Regione Abruzzo in piena funzione; Di Rino è regolarmente al suo posto; Savini e Gerardis hanno accettato incarichi a Roma, ottenuti anche grazie all’esperienza maturata nella Regione Abruzzo.
D’altra parte San Benedetto da Norcia suggeriva che ogni incarico fosse dato a tempo, proprio come fanno gli eletti del M5S che vivono “a tempo” le proprie cariche. Non è escluso che in futuro ci siano ulteriori innesti e cambiamenti, l’importante è fare risultati.
Infatti, al contrario di quanto afferma la Marcozzi, la macchina funziona e proprio i dati lo dimostrano: nel marzo scorso l’Istat ha certificato che nel corso del 2016 in Abruzzo si sono registrati 6.000 posti di lavoro in più rispetto all’anno precedente, con un aumento dell’1,4%, superiore alla media italiana che si attesta all’1,3%. In termini assoluti si passa dai 479.000 occupati del 2015 ai 485.000 rilevati il 31 dicembre scorso. Altro dato importante è la diminuzione della disoccupazione, che passa dal 12,6 al 12,1%.
Infine non capisco dove sia il problema nella scelta di porre Vincenzo Rivera alla direzione del Dipartimento della presidenza: egli ha un cursus honorum di tutto rispetto e dimostra ogni giorno di conoscere bene la macchina amministrativa e di saperla guidare con destrezza. Anche la consigliera Marcozzi ha una sua storia professionale ben nota e nessuno ne contesta la legittimità’, replica in una nota Alberto Balducci, vicecapogruppo del PD in Consiglio regionale.