Pescara. “Il nostro mondo agricolo non può perdere una opportunità del genere e capire le motivazioni per cui la Regione Abruzzo non ha aderito alla piattaforma di garanzie sui prestiti destinati a finanziare investimenti connessi ai PSR voluta da BEI, FEI e ISMEA sottoscritto già da 8 Regioni che hanno aderito al tale iniziativa, ossia Piemonte, Toscana, Umbria, Campania, Puglia, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Calabria. Come da elenco pubblicato da il Sole 24 ore”.
Nello specifico – spiega Febbo – si tratta del primo esperimento in assoluto nel quale sono coinvolte le Amministrazioni regionali, gli Enti nazionali e le istituzioni finanziarie europee. Nel dettaglio, l’accordo prevede la costruzione di un portafoglio multi regionale di garanzie, per proteggere prestiti destinati a finanziare gli investimenti connessi ai Programmi di Sviluppo Rurale (PSR).
Lo scopo del progetto è utilizzare meglio il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR) per sostenere, attraverso strumenti di garanzia, le scelte delle piccole e medie imprese che operano nel settore della produzione, trasformazione e distribuzione di prodotti agricoli.
L’impegno finanziario previsto è di 165 milioni di euro da parte del Fondo Europeo per gli Investimenti (FEI), 150 milioni di euro da Cassa Depositi e Prestiti (CDP) e 150 milioni di euro dalla Banca Europea per gli Investimenti (BEI). A questi 465 milioni si aggiungono 20 milioni di euro di ISMEA, che in base alle stime, potranno mobilitare circa un miliardo di euro di investimenti in agricoltura e agroindustria nei prossimi anni”.
“Quindi – conclude Febbo – ci troviamo di fronte ad uno strumento efficace ed utile per le aziende agricole con l’obiettivo di stimolare e rendere più semplice l’utilizzo dei fondi di sviluppo rurale.
Una risorsa che potrebbe aiutare soprattutto una Regione come l’Abruzzo, colpita da diverse e gravi calamità naturali.
Pertanto presenterò una risoluzione in Consiglio Regionale con l’invito all’assessore regionale Dino Pepe ad attivare il proprio Dipartimento politiche agricole affinché anche il nostro mondo rurale possa firmare l’accordo, già sottoscritto dalle altre regioni, e beneficiare degli aiuti e strumenti finanaziari messi a disposizione dal governo nazionale”.