Tribunali, centrale biomasse, trasporto pubblico: le decisioni del Consiglio Regionale

consiglio_regionaleIl Consiglio regionale, nella seduta di oggi, ha approvato all’unanimità una risoluzione a salvaguardia dei tribunali di Lanciano, Vasto, Avezzano e Sulmona, a rischio soppressione. Nel documento si impegna la Giunta ad attivarsi presso il Governo nazionale per evitare la chiusura dei presidi.

Respinta, invece, una seconda risoluzione (primo firmatario il Consigliere Caramanico, Sel), che chiedeva il blocco delle autorizzazioni per la centrale biomasse di Vasto. Il Capogruppo del Pdl Lanfranco Venturoni ha comunque assicurato che una disciplina complessiva delle biomasse sarà portata a breve all’attenzione del Consiglio regionale.

Via libera, inoltre, al progetto di legge che istituisce la Riserva naturale guidata “Sorgenti Fiume Vera”, prevista dalla Finanziaria 2004, ma finora mai entrata in funzione. Si tratta di un’area protetta da 31 ettari, la cui gestione è affidata al Comune dell’Aquila.

Il Consiglio ha poi approvato una legge sul sistema sanzionatorio nel trasporto pubblico locale (presentata dal consigliere del Pd, Claudio Ruffini): chi salirà su un mezzo pubblico sprovvisto di biglietto, ma avvertirà il personale, potrà acquistare il titolo con un sovrapprezzo di 5 euro, a fronte dell’attuale contravvenzione, che oscilla tra le 100 e le 300 euro. La maggiorazione non sarà dovuta per chi si troverà a salire a bordo in località senza biglietterie con biglietterie automatiche fuori uso.

Gli altri punti all’ordine del giorno sono stati rinviati alla prossima seduta. All’ordine del giorno una serie di interrogazioni e interpellanze: “Rischio smantellamento Centro di fibrosi cistica di Teramo” (D’Alessandro, IdV), “Consiglio regionale straordinario Ferragosto 2011” (Di Pangrazio, PD), “Situazione Società San Marco di Lanciano” (Acerbo, Prc – Saia, Pdci), “Benefici Polo chimico di Bussi” (Saia, Pdci – Acerbo, Prc – Caporale, Verdi – Sclocco, PD – Sulpizio, IdV – D’Alessandro, IdV – Costantini, IdV – Sospiri, PdL), “Alloggi Ater ‘E’ L’Aquila” (Di Pangrazio, PD), “Appropriatezza e consapevolezza del taglio cesareo e sicurezza del parto” (Palomba, IdV). All’esame del Consiglio regionale, inoltre, i progetti di legge sulla nuova disciplina del Parco regionale Velino Sirente e delle attività agrituristiche e sul riordino dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo. Gli altri punti all’ordine del giorno riguardano un provvedimento amministrativo sulla variante generale al Prg del Comune di Silvi, una mozione sulla Saga e sull’aeroporto d’Abruzzo presentata dalla Consigliera del PD Marinella Sclocco, la sostituzione di un componente del Collegio regionale per le garanzie statutarie.

 

Gianni Chiodi, presidente della Regione Abruzzo. “L’ Abruzzo è l’unica Regione ad aver avuto deliberato dal Cipe il Par Fas per intero. Tuttavia, solo qualche giorno fa il Governo l’ha trasmesso alla Corte dei Conti. Quindi, il ritardo non dipende certo da noi”. Lo ha ribadito, questa mattina, a Pescara, in Consiglio regionale, il presidente della Regione, Gianni Chiodi, rispondendo ad una interrogazione a firma del consigliere Giuseppe Di Pangrazio. “Ma non tutti i mali vengono per nuocere. Infatti, la nuova normativa stabilisce dei tempi certi entro i quali la Corte dei Conti è tenuta ad esprimere il proprio parere e quindi si tratta solo di attendere qualche settimana. Il Par Fas dell’Abruzzo, benché partito per ultimo a causa della grave crisi di governo conseguente alla brusca interruzione della scorsa legislatura e poi rallentato anche per via del terremoto, non solo ha recuperato terreno ma oggi possiamo affermare che l’Abruzzo è l’unica Regione ad essersi vista approvare i fondi Fas. Noi abbiamo i Fas per intero mentre, in relazione al Piano per il sud, nel quale si contemplano solo le grandi infrastrutture di livello nazionale, le altre Regioni si sono viste prelevare risorse dai rispettivi Par Fas”. Per quanto riguarda l’Abruzzo, Chiodi ha spiegato che “la scelta è stata quella di sostenere il Par Fas anche in considerazione del fatto che questo già prevede la realizzazione delle grandi infrastrutture di livello regionale”. Intanto, al fine di accelerare la fase attuativa del Par Fas, le strutture tecniche regionali hanno avviato la predisposizione delle attivita’ propedeutiche per l’organizzazione della Regione individuando i responsabili di linea del Par Fas all’interno delle singole direzioni interessate. “Adesso – ha detto Chiodi – si sta lavorando alla predisposizione di atti che dovranno essere formalizzati dopo la pubblicazione del Par Fas, quali l’istituzione del comitato di sorveglianza, la redazione delle piste di controllo, degli schemi di concessione dei finanziamenti, dei manuali operativi e la configurazione delle schede di monitoraggio”.

 

Franco Caramanico, Sel. “Il respingimento della risoluzione da me presentata sull’impianto a biomasse dell’Istonia Energy, rappresenta un’occasione mancata per il Consiglio regionale, al quale si chiedeva semplicemente di sospendere l’autorizzazione in attesa del pronunciamento del Tar”. Così il Consigliere regionale Franco Caramanico commenta l’esito della votazione, avvenuta questa mattina in Consiglio regionale, che ha visto bocciare, con 24 voti contrari e 15 favorevoli, il documento presentato per sospendere l’iter autorizzativo all’impianto nella zona industriale di Punta Penna a Vasto. “A distanza di due mesi, il Consiglio ha votato in maniera del tutto contraddittoria, decidendo la sospensione per quanto riguarda la centrale Powercrop di Avezzano e negandola a quella dell’Istonia. E’ assurdo che su una medesima problematica si voti in maniera del tutto diversa, tanto più che lo stesso Capogruppo del Pdl, Lanfranco Venturoni, aveva auspicato una pausa di riflessione su questa vicenda”.

 

Mauro Febbo, assessore regionale all’Agricoltura. “Proroga fino al 31 dicembre prossimo per la presentazione delle domande di regolarizzazione da parte degli agricoltori, riduzione del 50% sia delle sanzioni amministrative sia dei canoni minimi concessori e impegno di rivisitare la normativa regionale in materia di utilizzo delle acque pubbliche”. Lo annuncia l’Assessore regionale alle Politiche agricole Mauro Febbo, commentando l’approvazione unanime del Consiglio Regionale della proposta da lui presentata. “Con il collega Di Paolo, abbiamo mantenuto l’impegno a intervenire e risolvere questo annoso problema che investe moltissimi agricoltori, soprattutto nella Marsica. Oggi abbiamo presentato un emendamento che intende nello specifico modificare sia l’articolo 9 della Legge Regionale n.25 del 3/08/2011, sia l’art. 93 della Legge Regionale del 17/04/2003, così da modificare le norme regionali sul prelievo e l’uso delle acque per l’irrigazione dei campi. Con questo intervento diamo un grosso respiro agli agricoltori che erano costretti a pagare multe salate per l’utilizzo dei pozzi abusivi. Inoltre non è stato fissato alcun limite temporale per il recupero delle somme pregresse dovute per i canoni concessori e le sanzioni amministrative per cui, seppur con l’applicazione delle tariffe minime e la riduzione delle sanzioni, viene richiesto un pagamento di importi sostenibili da parte delle aziende agricole. Nello specifico, abbiamo riscontrato che l’utilizzo dell’acqua pubblica negli allevamenti zootecnici per abbeverare gli animali, per la pulizia delle stalle e quella utilizzata per le attività connesse all’agricoltura di cui all’art. 2135 del codice civile, non essendo prevista una specifica classe d’uso, è stato sempre ricondotto nella tariffa per gli usi industriali, con l’applicazione di tariffe troppo onerose per le aziende agricole. Adesso è impegno della Regione lavorare per modificare la normativa, affinché i contadini abbiano un servizio migliore a un costo equo e giusto, poiché irrigare con i pozzi comporta un lavoro complesso e un regolamento adeguato alle esigenze degli agricoltori”.

 

Giuseppe Di Pangrazio, Pd. “Sono trascorsi tre anni dal terremoto, ma abbiamo ancora una parte del patrimonio immobiliare residenziale pubblico classificato ‘E’, inagibile, nonostante ci siano a disposizione i fondi”. Lo afferma il Consigliere regionale del PD, Giuseppe Di Pangrazio, che oggi ha presentato un’interpellanza al Presidente della Giunta Chiodi per fare chiarezza sulla ricostruzione degli alloggi Ater classificati ‘E’. “Con questo documento – spiega il Consigliere – ho chiesto le ragioni per cui il Provveditorato alle Opere Pubbliche, quale soggetto attuatore, non abbia ancora effettuato i lavori di riparazione degli immobili. Sono a disposizione 84 milioni di euro che, immessi nel circuito economico, rappresenterebbero anche una boccata di ossigeno per la filiera dell’edilizia. Il bi-commissario e Presidente della Giunta Chiodi dia attuazione all’ordinanza e soprattutto deleghi di più. La ricostruzione non può aspettare”.

 

Claudio Ruffini Pd. “In base alla precedente legge n.13/2008, chi saliva a bordo di un treno sprovvisto di biglietto doveva pagare una sanzione amministrativa che andava dalle 100 alle 300 euro. La vecchia norma era palesemente punitiva dei viaggiatori e non in linea con il sistema sanzionatorio delle altre regioni. Ciò ha comportato per anni uno svantaggio economico ai danni dei nostri pendolari che spesso sono stati sanzionati anche se nelle stazioni era assenti le biglietterie o erano quelle automatiche ad essere fuori uso. Con il nuovo provvedimento invece vi è maggiore chiarezza e trasparenza: chi sale su un treno regionale sprovvisto del biglietto e all’atto della salita avvisa il personale addetto paga il biglietto ordinario con la maggiorazione di euro 5,00. Inoltre la maggiorazione non è dovuta per i viaggiatori che salgono da località sprovviste di biglietteria o di emettritrici self-service attive e funzionanti o di punti vendita a terra, purché l’utente provveda ad avvisare all’atto della salita il personale. Non credo – ha spiegato Ruffini – si possa parlare di liberalizzazione in questo caso” dice Ruffini “ma grazie a questa legge di certo gli utenti avranno dei vantaggi economici e soprattutto pagheranno sanzioni al pari degli utenti delle altre regioni come Marche e Veneto Lo spirito della legge era quello di cancellare un’ingiustizia e non di certo di agevolare i furbetti. Quest’ultimi continueranno ad essere sanzionati e non potranno di certo avanzare giustificazioni a meno che non abbiano trovato le biglietterie fuori uso ed avvisato il personale a bordo”.

 

 

 

 

 

 

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