“Dopo aver rinviato di un anno l’attuazione delle leggi di riordino e soppressione degli enti strumentali” spiega D’Alessandro “il PdL ritiene evidentemente di anticipare a modo suo la riforma delle Ater e lo fa in primo luogo cercando di ripristinare per intero le indennità degli Amministratori unici. Se fosse approvato l’emendamento del PdL, i dirigenti e funzionari regionali che svolgono anche le funzioni di amministratore unico andrebbero a percepire, oltre ai già lauti compensi dirigenziali, anche le indennità previste per i presidenti dei consigli di amministrazione, pari a circa 2.500 euro mensili, che possono essere raddoppiati nel caso di collocazione in aspettativa. E ancora non basta! Con l’emendamento n. 376, sempre presentato dal PdL, si sanano anche le sciocchezze e gli abusi commessi dall’Amministratore unico dell’Ater di Teramo, Marco Pierangeli, il quale, senza l’autorizzazione del Consiglio regionale, ha investito e speso la bella somma di 1milione e 461mila euro. Il PdL cosa fa? Invece di sostituire l’Amministratore inadempiente, ne sostituisce le competenze e ritiene in questo modo di sanarne anche gli abusi; con un atto di arroganza senza pari, trasferisce alla Giunta regionale le funzioni che sono da sempre pertinenza del Consiglio. Per la maggioranza di centrodestra un fine anno con i botti, che a pagare saranno i cittadini abruzzesi”.