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Un Natale più sobrio, ma tanto ottimismo e qualche sassolino da togliere: gli auguri di Chiodi agli abruzzesi

Voleva essere un messaggio di augurio in pieno clima natalizio, favorevole al temporaneo sopimento delle polemiche, quello che il presidente Gianni Chiodi ha divulgato oggi. Ma, oltre ad un atteso bilancio sulle azioni del Governo Regionale, vi sono stati rimproveri agli aquilani e allusioni all’intromissione nel campo politico del perseguimento di interessi personali che ostacolano la ricostruzione, amare accuse nei confronti degli organi di stampa.

In primo luogo il Governatore, pur sottolineando l’evidente stato di difficoltà economica in cui si trova l’Abruzzo, da inquadrare in una crisi ben più ampia che ha colpito la nazione e che riversa gli effetti negativi sull’economia mondiale, ha evidenziato le potenzialità del territorio: nonostante le minori risorse delle famiglie, che si tradurranno quest’anno in meno regali sotto l’albero e meno soldi nelle tasche degli abruzzesi, la regione ha “maggiori potenzialità di rimanere a galla”. Chiodi sostiene infatti che il Natale ci porterà buoni motivi per essere ottimisti: “a livello di comunità regionale, infatti, la Natività ci troverà con meno debiti, avendo questo Esecutivo raggiunto l’equilibrio nei conti della sanità, e con migliori prospettive per il futuro. Dati elaborati da autorevoli Istituti di ricerca (Svimez, Istat) ci attribuiscono le migliori performance in assoluto in Italia, quanto a crescita Pil, occupazione, numero di imprese”.

Chiodi ha paragonato l’Abruzzo alla “Grecia delle regioni italiane”, costretta a intraprendere un iter virtuoso per evitare il rischio default, la Regione ha dovuto ricorrere a detrazioni finanziarie per pagare i debiti ai fornitori. Oggi da “regione canaglia” l’Abruzzo, a buon diritto, può essere definita “regione virtuosa”, in grado di offrire aiuto alla Liguria, una regione del nord. Il merito spetta ad un Governo regionale che “ha adottato decisioni anche dolorose ma necessarie” e ad una classe imprenditoriale “dinamica e propositiva”.

Parlando di difficoltà economiche L’Aquila non poteva che essere citata, tuttavia, afferma Chiodi “anche per loro potrà essere un Natale da festeggiare, avendo ricevuto l’assegnazione del tipo di alloggio preferito”. I toni di polemica affiorano quando il presidente della Regione parla di una comunità, quella aquilana, dove prevalgono, massimizzati gli interessi personali, le logiche individualistiche. “La ricostruzione è un processo lungo, non siamo in ritardo per correggere gli approcci”: Chiodi ha fatto appello agli ordini professionali, ai sindaci, alle banche, al sistema dell’università, ai sindacati, alle associazioni degli imprenditori, all’Ance affinché siano gli attuatori del processo di ricostruzione, cooperando in un clima che deve essere di speranza.

In presenza del presidente dell’Ordine dei Giornalisti, Stefano Pallotta, Chiodi non cela il suo rancore nei confronti degli organi di stampa, augurandosi di trovare come regalo da trovare sotto l’albero “la possibilità di lavorare ricevendo critiche ma non dovendo lottare con la divulgazione di notizie infondate”. Il presidente della Regione ha anche auspicato che gli organi di stampa mettano in risalto gli aspetti di coesione della comunità, stigmatizzando gli interessi individualistici. Pallotta, di contro, ha evidenziato la necessità del “pluralismo come maniera di avvicinarsi maggiormente all’obiettività” e ha fatto appello, in un momento in cui la stampa vive “una forte contrazione occupazionale” e un “precariato come disvalore esistenziale”, affinché la pubblica amministrazione scelga la strada della meritocrazia.

 

Elisa Giandomenico