“Come al solito” commenta Chiodi “si attribuiscono a noi provvedimenti dolorosi a carico dei cittadini, mentre stiamo solo adeguandoci a disposizioni nazionali che interesseranno tutte le Regioni. Chi aumenta l’Irfep è il Governo Monti. Questi introiti saranno incassati direttamente dallo Stato, che ha aumentato tutte le tasse. E non li userà per sostenere le Regioni quanto, presumiamo, per finanziare il Fondo sanitario nazionale”. Il presidente Chiodi non accetta che si attribuisca all’Ente la responsabilità di vessare i cittadini: “Si può fare legittimamente della critica, ma senza alterare la realtà”.
Quanto ai contenuti della legge finanziaria regionale, Chiodi anticipa che, come da qualche anno a questa parte, sarà caratterizzata dal rigore. “Eravamo la Regione più indebitata, quella col maggior rosso nella sanità, quella dalla più alta tassazione” chiarisce. “Oggi per fortuna non lo siamo più. E questo lo dobbiamo a politiche oculate e razionali. Da quando guido l’Esecutivo regionale, l’Abruzzo non ha fatto un euro di debito. Nonostante tutto, siamo la Regione che è cresciuta di più in Pil, occupazione, numero di imprese, come si evince da studi Svimez ed Istat. Tutti questi indicatori, messi insieme – conclude Chiodi – dimostrano che l’attenzione sui conti degli abruzzesi non è incompatibile con la crescita. E se l’Abruzzo riduce l’indebitamento e cresce, anche l’Italia può fare altrettanto. Il Sistema Paese può riuscirci”.