Nelle motivazioni la giuria del Premio Spadolini non ha esitato a parlare “di modello Abruzzo del Patto dei sindaci”, di una regione che è stata in grado di fare sistema con la creazione di una cabina di regia che ha permesso a tutti gli enti locali regionali di decidere sul territorio e direttamente l’intervento di efficientamento energetico.
“E’ un riconoscimento importante al sistema degli enti locali abruzzesi – ha detto l’assessore all’Energia Mauro Di Dalmazio – perché in questo modo siamo riusciti a fare squadra e a muoverci insieme tenendo a mente l’obiettivo. A base c’è un’idea di sistema che noi abbiamo sempre portato avanti, e cioè la necessità di fare sintesi con tutti i soggetti locali. Se pensiamo poi – ha aggiunto l’assessore – che ciò ha reso possibile immettere sul territorio circa 34 milioni di euro coinvolgendo tutti i comuni abruzzesi e le province, ci rendiamo conto della grande spinta innovativa che questo modello da noi pensato ha prodotto sul territorio. E poi – ha concluso Di Dalmazio – di fronte a questi importanti riconoscimenti che stiamo ottenendo in un campo così importante qual è l’energia, è bene riscoprire un sano orgoglio abruzzese”.
L’Abruzzo è stato premiato nell’ambito della sezione prima del Premio “Comuni e territori sostenibili”, la sezione che con oltre 1000 domande di adesione è risultata essere la più partecipata. Per l’intero Patto dei sindaci a ritirare il premio c’erano Antonio Sorgi, direttore generale Regione Abruzzo, Valter Catarra, presidente della Provincia di Teramo e Sandro Cozzi, assessore del Comune di Teramo. “La Regione Abruzzo – ha detto il professor Augusto Marinelli presidente della giuria – è la realtà europea più avanzata sulle politiche di sostenibilità e il premio al Patto dei sindaci lo abbiamo voluto dare perché così come congegnata, quella della Regione Abruzzo, è un’esperienza ripetibile anche in altre regioni del Sud”.
“L’idea di mettere intorno ad un tavolo regione, province e comuni per definire un obiettivo comune si è rilevata vincente – ha spiegato Antonio Sorgi – e il risultato è che oggi sono aperti 700 cantieri, ogni comune ha un modello, ogni cittadino ha la possibilità di vedere un cantiere aperto e toccare con mano gli effetti dell’efficientamento energetico”.
“Proprio con il Patto dei sindaci – ha detto il presidente della Provincia di Teramo, Valter Catarra – le Province hanno dimostrato qual è il loro valore e la loro funzione perché si sono poste come funzione di supporto ai comuni e ora l’idea è di estendere questo modello anche ad altri settori”.