L’impugnativa nasce per chiedere l’annullamento della Deliberazione 675/2016 della Giunta Regionale che autorizza l’approvazione del Contratto di Servizio tra Regione Abruzzo e Trenitalia (contratto valido dal 2015 al 2023).
Questa mattina a Pescara in conferenza stampa Federconsumatori ha spiegato i motivi del ricorso.
“Noi contestiamo – ha detto Sergio Veroli, vice presidente Nazionale di Federconsumatori le scelte fatte sui cambiamenti di orario che hanno portato ad un allungamento dei viaggi e dei tempi di percorrenza, con la conseguenza che molti viaggiatori hanno deciso di far ricorso ai mezzi privati, cosa che noi riteniamo sbagliata, e poi noi contestiamo soprattutto la violazione della Legge sui contratti di Servizio che è una Legge del 2008 e che prevede che quando si stipula un Contratto di Servizio si debba coinvolgere le associazioni dei consumatori per individuare gli standard di qualità dei contratti e per controllare il rispetto degli standard stessi. Se così fosse stato, questi inconvenienti e problemi sugli orari probabilmente non ci sarebbero stati e noi avremmo potuto discutere in un tavolo le varie problematiche di standard di qualità, di sicurezza e dei tempi”.
“Invece la Regione ha deciso di non coinvolgerci e noi – ha aggiunto il vice presidente nazionale di Federconsumatori – di conseguenza di denunciare tutto questo e rivolgerci al TAR per chiedere l’annullamento del Contratto di Servizio. Il problema è che in Abruzzo il servizio di trasporto su rotaia è complessivamente sottovalutato non so per fare un favore al trasporto su gomma. Sta di fatto che il servizio su rotaia potrebbe essere razionalizzato e funzionare meglio. Poi ci sono i problemi di orario e la decisione di far fermare i treni a Pescara per i cambi. Scelte che non si capisce se dettate da una strategia o da cosa altro”.