È l’obiettivo principale del progetto europeo Effect (Upgrading Energy Efficient Public Procurement To Support A Balanced Economic Growth In See Area) di cui l’Abruzzo è “lead partner”. Il progetto europeo tende a innovare le procedure di evidenza pubblica nei Paesi del Sud-Est Europa in modo da stimolarne l’integrazione con i criteri di efficienza energetica contribuendo al raggiungimento degli obiettivi fissati dalla Ue.
L’iniziativa investe 15 partner in rappresentanza di otto Paesi: Italia, con Regione Abruzzo capofila e Regione Marche, Ungheria, Slovenia, Grecia, Bulgaria, Austria, Serbia e Romania. “E’ una sfida stimolante – ha detto l’assessore all’Energia Mauro Di Dalmazio – che vede l’Abruzzo in prima fila nel processo di innovazione amministrativa in materia energetica che dovrà investire un numero rilevante di Paesi del Sud-Est dell’Unione europea. Il nostro progetto si è aggiudicato il bando europeo con una dotazione finanziaria di 2 milioni 236 mila euro. Non solo: l’Abruzzo capofila di Effect è un ulteriore tassello che si va ad inserire nel mosaico di strategia delle politiche energetiche della Regione che già con il Patto dei sindaci ha ottenuto unanimi apprezzamenti a Bruxelles. In questo modo – ha concluso Di Dalmazio – l’Europa sembra accogliere la nostra impostazione sulla strada dell’efficienza energetica”. Secondo quanto prevede il progetto, Effect dovrà analizzare le procedure di appalto pubblico nell’area del Sud Est Europa al fine di mappare il livello di adozione di meccanismi di promozione dell’efficienza energetica negli appalti pubblici; individuare le barriere principali riscontrate dal settore privato nella partecipazione ai bandi pubblici; rafforzare il ruolo delle autorità pubbliche nella promozione dell’efficienza energetica nel settore privato, promuovendo strategie transnazionali per la fornitura di beni e servizi energeticamente efficienti; contribuire a ri-orientare l’offerta verso servizi e prodotti energeticamente efficienti migliorando le informazioni fornite alle aziende e rimuovendo le barriere che impediscono la partecipazione a bandi pubblici per beni e/o servizi energeticamente efficienti da parte delle PMI e infine aumentare le conoscenza e le competenze del settore privato e la consapevolezza dei benefici derivanti da un uso intelligente dell’energia promuovendo la creazione di nuove imprese e nuovi posti di lavoro nel settore energetico.