E’ quello che ha detto in una nota il capogruppo dei Verdi in Consiglio Regionale, Walter Caporale, che ha poi continuato dicendo: “Ha invece approvato, a maggioranza (con voto del solo Pdl e l’astensione di Udc, Api e Fli) una risoluzione che prevede l’istituzione di un Parco a Isole, che tanto evoca i Parchi divertimento che sono sorti un po’ dappertutto sulle coste italiane. Una novità in campo di tutela del territorio e del paesaggio (d’altra parte il centrodestra ci ha ormai abituati alle novità: chi non ricorda la finanza creativa di qualche tempo fa). In pratica si prevede di tutelare il solo tracciato ferroviario ora dismesso, che passa a poche decine di metri dal mare, chiamandolo corridoio ecologico aggiungendovi, bontà loro, i SIC (Siti di Interesse Comunitario e le Riserve). Dunque, con un funambolismo verbale trasformano il non Parco in Parco. In realtà il tutto è finalizzato allo sviluppo di un distretto turistico che non ha nulla di fantasioso essendo un déja vu molto coerenta con l’impostazione culturale e politica del centrodestra nella gestione del territorio e della conservazione del paesaggio. Si potrà così continuare a costruire villette, oscene e sgargianti, a poca distanza dalla riva, residence e alberghi su uno dei tratti di costa più belli e suggestivi dell’intero Adriatico, che, solo grazie al tracciato ferroviario, è in parte scampato alla speculazione edilizia che caratterizza il resto della costa abruzzese e adriatica. E’ amaro dirlo, ma ieri in Consiglio Regionale il centrodestra ha fatto un altro passo verso l’affossamento di quel disegno strategico che vedeva nella tutela del territorio attraverso i Parchi un modo originale per la crescita economica, ma anche culturale, della nostra regione. Mi auguro che i tecnici del Ministero – ha concluso Walter Caporale – in un sussulto di dignità, non avallino questo mostriciattolo, sbandierato ieri in Consiglio Regionale da Febbo e dal suo avvocato d’ufficio Giuliante. Il Ministero dell’Ambiente può ancora bloccare questa deriva contro i Parchi della Regione Abruzzo. Ci rivolgiamo al ministro Prestigiacomo affinchè dia seguito al voto del Parlamento e il prossimo 30 settembre nomini un Commissario che, ne siamo certi, avrà più cuore degli attuali governanti regionali le sorti del Parco della Costa Teatina e dell’Abruzzo. Intanto, è bene ricordarlo ai cittadini, la Costa Teatina perderà diverse decine di milioni di euro di contributi privilegiati previsti dall’UE e dal Governo per le Aree tutelate”.
Francesco Rapino