Questa decisione, quindi, avrà serie ripercussioni anche in Abruzzo, dove il Banco Alimentare, attraverso la sua rete di enti convenzionati, dona a 33 mila indigenti prodotti alimentari provenienti per il 58 per cento dall’Agea, l’agenzia per le erogazioni in agricoltura.
“Condividiamo e sosteniamo in pieno la battaglia intrapresa dal Ministro Saverio Romano contro i tagli al Pead” spiega Luigi Nigliato, presidente del Banco Alimentare dell’Abruzzo. “La riduzione degli aiuti comunitari avrà drammatiche conseguenze per le persone bisognose che ne usufruiscono sia in Italia che in Europa. In particolare, nel nostro paese e in Abruzzo, la diminuzione di cinque volte dei beni alimentari erogati rischia di compromettere la tenuta del sistema di welfare. Una vera e propria bomba ad orologeria che potrebbe portare a rischiosi conflitti sociali e che solo il Consiglio dei Ministri dell’Agricoltura europei può disinnescare proponendo nuove soluzione che integrino regolamento pubblicato lo scorso 10 giugno. È fondamentale che prevalga il buon senso e la lungimiranza, come è stato ribadito anche dai funzionari dell’Agea”.
In Italia il programma di aiuto alimentare ai poveri con gravi necessità alimentari è attivo dal 1995 e la collaborazione tra enti caritativi e Agea ha contribuito allo sviluppo di un concreto sistema di distribuzione che ogni anno fornisce alimenti a più di 3 milioni di poveri, di cui un milione e mezzo assistiti dalla rete Banco Alimentare Onlus attraverso 8.159 strutture caritative ad essa convenzionate. A queste, solo nel 2010, grazie al Pead sono state distribuite gratuitamente 48mila tonnellate di cibo che il prossimo anno potrebbero diventare un quinto.