Punto centrale del nuovo strumento di programmazione è una maggiore integrazione dei servizi socio-sanitari. Un’esigenza manifestata da tutti gli operatori sia del comparto sociale che di quello sanitario, che chiedono un coordinamento più efficace nell’erogazione delle prestazioni.
“E’ un processo delicato e complesso” aggiunge Verì “ma entro l’anno contiamo di centrare l’obiettivo”.
Tra le altre misure contenute nel Piano spicca il mantenimento del monte orario per i servizi di assistenza, che resta fissato a 21 ore settimanali per ciascun utente. Sono inoltre previste risorse per la costituzione dei Gruppi appartamento per i disabili psichici, mentre ai Comuni, a cui viene garantita ampia autonomia nella programmazione, saranno erogati fondi per la prevenzione dei fenomeni di violenza domestica e per l’assistenza di donne e minori vittime di questi episodi. Il Piano Sociale passa ora all’esame del Consiglio regionale per il via libera definitivo. Appuntamento, questo, previsto per il 25 marzo prossimo.