“Prendo atto che in Abruzzo esiste un solo piano di rientro che è quello vigente al momento della nomina del commissario ad acta, e quindi tutto il resto sono variazioni che godono di una discrezionalità che esula dai compiti di un commissario”. E’ la replica del Senatore Alfonso Mascitelli, segretario regionale dell’Italia dei Valori, alla risposta che il ministro Fazio ha dato nel corso del question time sulla gestione commissariale della sanità in Abruzzo che si è tenuto oggi pomeriggio in Senato.
Il Ministro Fazio avrebbe dichiarato che Chiodi sta attuando il piano di rientro 2007-2009.
“Evidentemente Chiodi lo sta facendo – ha spiegato Mascitelli – con una discrezionalità che esula da quelle che sono le competenze e le prerogative di un commissario ad acta. Alcuni esempi: nella ricontrattazione dei tetti di spesa con gli erogatori della sanità privata ha ottenuto risparmi inferiori rispetto agli obiettivi prefissati, quindi a vantaggio delle strutture sanitarie private; la riconversione degli ospedali non avviene come era previsto dal piano di rientro, tant’è che è dovuto intervenire anche il Consiglio di Stato dichiarando che la riconversione di uno di questi ospedali, quello di Guardiagrele, non poteva avvenire se non vi erano adeguate misure alternative. Il ministro Fazio nasconde la verità: parla di avanzi, ma nasconde i dati che verranno allo scoperto sulla mobilità passiva, ossia relativi ai tanti abruzzesi costretti dai disservizi a farsi curare fuori regione; parla di riorganizzazione della rete ospedaliera, ma nasconde che nulla è stato fatto per la costruzione di una rete di emergenza territoriale di medicina dei servizi e di medicina del territorio; parla di criteri trasparenti e non sa che il suo commissario ad acta, Gianni Chiodi, ha dichiarato in audizione al Senato, che dovrà chiedere alle Procure un anno di tempo, perché continua a permanere una situazione di illegalità”.