Il testimone in questione si chiama makila, ed è un bastone da cammino di montagna prodotto dell’artigianato tradizionale basco, che nella cerimonia di questa mattina Giovanni Kessler, presidente della provincia autonoma di Trento, passa letteralmente nelle mani di Nazario Pagano, presidente del consiglio regionale abruzzese.
“La presidenza di turno della Calre può rappresentare per l’Abruzzo una straordinaria occasione sul piano internazionale” dichiara Pagano nell’intervento introduttivo “e dimostra che quando l’Italia sa fare sistema, come in questo caso, riesce a raggiungere obiettivi significativi”.
La Calre riunisce i parlamenti regionali dell’Unione Europea che dispongono di poteri legislativi: 74 regioni di otto paesi che vanno dalla Scozia alle Canarie e che rappresentano complessivamente duecento milioni di abitanti.
“La presidenza Calre” aggiunge Kessler “è anche una grande opportunità per promuovere e far conoscere il proprio territorio. E la presidenza abruzzese non è un risarcimento per i drammatici fatti dell’Aquila, ma un riconoscimento a una regione che lo merita”.
“Sono orgoglioso” prosegue Kessler “ di passare la mano a un’altra regione italiana. Ciò dimostra che, pur facendo parte di schieramenti politici diversi, all’estero ci presentiamo uniti, come italiani”.
Nel pomeriggio in programma all’Auditorium Petruzzi il convegno “L’Abruzzo alla guida della Conferenza delle Assemblee legislative regionali europee”, con l’intervento del ministro degli esteri Frattini, del presidente della giunta regionale Gianni Chiodi e di rappresentanti di regioni straniere come la Galizia e l’Estremadura.
Dopo gli auguri di buon lavoro al neopresidente Nazario Pagano – che adesso per il ministro è una sorta di “grande ambasciatore dell’Abruzzo in Europa” – Frattini garantisce piena collaborazione e sostegno del suo ministero al Calre.
Il ministro coglie l’occasione “per ribadire il grande impegno del governo italiano affinché sia garantita la collaborazione dell’Unione Europea con i governi e le assemblee legislative regionali. A un anno dal trattato di Lisbona, il ruolo delle regioni è più forte anche grazie al Calre”.
Per quanto riguarda la mancata presenza di oggi a Pescara, promette il ministro “la recupererò all’inizio del prossimo anno”.
Pierluigi Farnese