L’Aquila. Una riforma fiscale “pro-family”. È quanto chiede a Gianni Chiodi l’Unione Generale del Lavoro, che discute attorno all’inserimento nel DPEFR 2011-2013, in discussione in questi giorni, del principio fiscale del “quoziente familiare”, già in fase d’inserimento nel DPEFR del Lazio e valutato con attenzione da molte altre amministrazioni regionali e comunali.
Si tratta della possibilità di adottare in ambito regionale gli assegni familiari regionali (da attribuire ai nuclei con figli a carico o invalidi) e di ridurre le addizionali Irpef regionali e comunali in ragione del reddito e dei carichi familiari.
“Una famiglia monoreddito” spiega, infatti, Piero Peretti, segretario generale della Ugl Abruzzo “paga un’Irpef decisamente maggiore di una famiglia bireddito di pari reddito e composizione familiare; ma anche le famiglie bireddito di uguale composizione versano Irpef diverse a seconda di come si distribuisce il reddito tra i coniugi”.
L’Unione Generale del Lavoro sostiene pertanto la necessità di interventi di carattere fiscale a sostegno dei nuclei familiari, principalmente di lavoratori dipendenti e pensionati, misure che, nel rispetto del dettato costituzionale, possano assicurare equità e proporzionalità, favorendo allo stesso tempo la ripresa della natalità, la cura di bambini ed anziani e il recupero del potere d’acquisto eroso soprattutto nel passaggio dalla moneta nazionale alla moneta unica.