Le risorse si sommano ai 160 milioni di euro già stanziati dal Governo dall’insediamento della Giunta Chiodi ad oggi.
“Sono particolarmente felice” ha commentato Gatti “perché con questo accordo sarà possibile dare risposte concrete a tante persone. Questo è il frutto di un lavoro serio e metodico che guarda sempre all’interesse dei cittadini. E’ soprattutto una risposta tangibile a chi, nei giorni passati, aveva sparso preoccupazione e allarme fra i lavoratori, che come sempre si sono rivelate esagerate. Prosegue l’ottimo rapporto con il Governo sulla gestione della crisi economica. Il ministro Sacconi ha rassicurato, inoltre, sulla volontà del Governo di proseguire anche per il 2011 sulla linea degli ingenti finanziamenti per gli ammortizzatori sociali in deroga. Da parte nostra, grazie al Cicas, stiamo svolgendo al meglio la funzione di regolatore delle risorse governative, garantendo un sostegno economico importante per tante famiglie abruzzesi. La crisi c’è e non cessa l’allarme, ma Governo e Regione sono impegnati a non scoprire il lato della tutela dei lavoratori, investendo tutte le risorse necessarie per garantire la pace sociale”.
Nei primi 6 mesi dell’anno il Cicas ha trattato quasi 9mila lavoratori fra cassa integrazione guadagni (CIG) in deroga e mobilità in deroga, per circa 63 milioni di euro, esclusa l’area del sisma dove sono stati già utilizzati nel 2010 circa 30 milioni di euro. Le proiezioni di spesa emerse dal monitoraggio analizzato nell’ultima riunione del Cicas avevano evidenziato la necessità di una richiesta di un ulteriore stanziamento governativo, che l’assessore Gatti aveva provveduto ad avanzare al Ministero. “Oggi la risposta positiva del Governo” conclude Gatti “sancita dalla firma del protocollo, consente di fatto di garantire per tutto il 2010 la tranquillità economica a circa 13mila famiglie abruzzesi”. Intanto la prossima riunione del Cicas, il Comitato d’Intervento per crisi aziendali e di settore, è stata convocata per il 5 novembre a Pescara, per assumere i provvedimenti conseguenti e necessari, in considerazione del fatto che molti trattamenti a favore dei lavoratori sono in scadenza.