“Ho sempre fatto politica con la gente e nella gente” spiega “ho sempre cercato il confronto con le persone che condividevano con me le stanze del partito, con gli amici che mi sostenevano e mi votavano e con le persone che, invece, non mi avevano mai votato perché sapevo che con il dialogo si potevano migliorare le idee. Questa è stata la mia politica. Avevo creduto nella costituzione di un progetto moderno di partito ed ho contribuito alla sua costituzione. Ho condiviso la volontà di chi voleva insieme a me che venissero scritte delle regole chiare e semplici per la sua costituzione ed la sua amministrazione, che venissero adottati gli strumenti idonei per garantirne la democraticità. Per questo motivo ho accettato la fine di Alleanza Nazionale in favore della nascita del Popolo della Libertà. Quel progetto non è mai nato, quel progetto è fallito. Al suo posto è nato un partito verticistico, autoreferenziale, un partito di investiti, che non avevano più bisogno di confrontarsi con il territorio perché le loro posizioni venivano garantite dall’alto. Questo sistema che ha allontanato la classe politica dalla gente ha facilitato il perseguimento di interessi particolari spacciandoli per interessi collettivi. Un movimento che ha ignorato la sua base, i propri sostenitori i propri elettori. Questa non è la mia politica e non mi apparterrà mai”.
“Sono consapevole” continua Rabbuffo “che la gente ci ha eletti perché ha sostenuto non solo i candidati, ma il programma e le idee che ne erano alla base. In quel programma e in quelle idee aveva individuato una possibile risposta ai problemi e riposto le speranze di un cambiamento. Io voglio rispettare questi impegni, voglio mantenere le promesse prese. Per far ciò mi rendo conto però che bisogna cambiare rotta, dare una sterzata decisa a questo sistema. Voglio che la politica riconsegni la giusta dignità ai suoi elettori. Per questo ho condiviso il progetto di Futuro e Libertà per l’Italia, per continuare a stare insieme a voi ma soprattutto per continuare a guardarvi negli occhi”.
Berardo Rabbuffo va, così, ad aggiungersi al consigliere Emilio Nasuti ed al vice presidente della Giunta Regionale Alfredo Castiglione, che lo scorso 4 ottobre hanno presentato all’Ufficio di Presidenza del Consiglio Regionale d’Abruzzo la richiesta formale di costituzione del gruppo Futuro e Libertà per l’Italia.