“La valenza di tale provvedimento” dichiara l’assessore Mauro Febbo “sta nel consentire l’impiego dei sottoprodotti della vinificazione (vinacce e fecce) come fertilizzanti in agricoltura o di conferirli ad impianti per la produzione di energia. La delibera appena licenziata contiene tempi e modalità d’attuazione suggeriti anche dalla particolare attenzione verso temi di salvaguardia ambientale che caratterizza l’azione della Direzione Politiche Agricole che rappresento”.
A titolo esemplificativo, nell’utilizzo dei sottoprodotti come fertilizzanti, la soglia massima consentita è fissata in 30 quintali per ettaro.