Altro aspetto importante riguarda la decisione, maturata al termine di un lungo confronto fra l’assessorato e i territori, relativa al congelamento fino all’inizio del nuovo triennio del numero degli Ambiti Sociali territoriali, che resterebbe quindi fermo a 35.
L’obiettivo è quello di intercettare, entro la fine del periodo, la convergenza fra il numero dei distretti sanitari e gli stessi ambiti, rendendo concreta l’integrazione del sistema socio-sanitario. Su questo punto e sulle linee essenziali si è riscontrata una ampia convergenza da parte dei territori.
“Offriamo al confronto con le parti sociali” ha detto Gatti “un nuovo piano sociale sincero e leale nel quale diremo con chiarezza le priorità da raggiungere. Vogliamo porre al centro del nuovo piano la persona e nella selezione degli interventi abbiamo scelto come priorità l’attenzione ai bambini, agli anziani e ai disabili. Innovativa è stata anche la capacità di destinare risorse del Fondo Sociale Europeo a integrazione delle azioni rivolte all’inclusione sociale. Sono fiducioso che al termine della concertazione potremo offrire un piano sociale in grado davvero di andare incontro con incisività alle esigenze delle persone, delle famiglie e della società abruzzese”.