Lo comunica il suo presidente, Franco Leone, che ha deciso di scrivere anche una lettera aperta all’assessore regionale all’Agricoltura, Mauro Febbo. Oggetto della missiva i fondi europei riservati all’agricoltura, ben 700 milioni di euro. Stando a quanto sostenuto dal presidente, l’Agea avrebbe sottoposto agli assessori regionali all’Agricoltura un documento che propone, attraverso l’attuazione di una procedura apposita, modalità per utilizzare tutti i fondi comunitari prima della fine dell’anno. A questo proposito, Leone ricorda, infatti, che si tratta di somme che dovranno essere spese entro il 2010, pena la totale restituzione. Da qui la volontà da parte dell’associazione di conoscere “come intende operare la regione Abruzzo, per evitare la perdita di risorse così essenziali e come intende intervenire, affinché si attivino le procedure per il pagamento anticipato dei fondi Feoga per il sostegno al reddito”.
Di seguito la lettera di Franco Leone.
“Gentile Assessore,
Le portiamo a conoscenza l’avvenuta costituzione, anche in Abruzzo, dell’ALPA (Associazione Lavoratori Produttori Agroalimentari) già operativa sull’intero territorio nazionale. Ci occuperemo di piccole imprese agricole, per lo più costituite da lavoratori dipendenti e pensionati, che integrano il reddito con una attività agricola autonoma, colmando, in questo modo, una lacuna su una rappresentanza specifica in un mondo articolato, quale è, l’agricoltura. Particolare attenzione, unitamente a tanti altri temi, verrà, posta da noi, all’Agricoltura Sociale, alla Biodiversità, alle Filiere corte per la valorizzazione della piccola produzione locale, al sostegno ai nuovi agricoltori. Ma, senza meno, ci saranno occasioni, comprese quelle concretizzate da Lei nel corso della Sua azione per la elaborazione, attuazione e concretizzazione delle politiche regionali per l’Agricoltura, per meglio sviluppare gli argomenti posti sul tappeto. Ma vogliamo cogliere l’occasione, per manifestarle il nostro interesse su di un argomento che Le sarà, senza meno noto, cioè l’esistenza di un ACCORDO AGEA-REGIONI, PER SPENDERE 700 MILIONI ENTRO IL 15 OTTOBRE 2010. Infatti, i Fondi Europei all’Agricoltura, se non utilizzati entro il 31 Dicembre prossimo, sono a rischio restituzione. Una questione che riguarda anche la nostra regione. È doveroso dire che questa notizia non appartiene alla propaganda politica, ma è parte di un allarme lanciato da AGEA, l’Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, dopo un incontro tra, i vertici della stessa e le rappresentanze regionali. L’AGEA, dopo l’incontro ha comunicato che i fondi europei in discussione (e quindi a rischio restituzione) ammontano in realtà a 516,5 milioni di euro, mentre la parte restante è rappresentata da fondi nazionali e, in misura molto ridotta, da fondi regionali, dovuti per il cofinanziamento. Un totale di 1,114 miliardi di euro , sarebbe il danno reale che ne deriverebbe al mondo agricolo come soldi non distribuiti, con una somma da restituire a Bruxelles, pari alla metà dell’ammontare. Ma l’AGEA ha sottoposto agli assessori regionali all’agricoltura un documento che propone, attraverso l’attuazione di una procedura apposita, modalità per utilizzare tutti i fondi comunitari del PSR prima della fine dell’anno. Una strada indicata affinché si possa procedere ai pagamenti relativi all’asse relativo a “misure a superficie/capi” per un totale di 700 milioni di euro (comprensivo di importo comunitario e importo nazionale). Per così avviare le istruttorie per la spesa degli altri 414 milioni di euro, con l’obiettivo di non avere nulla da restituire alla U.E. In termini di risorse comunitarie da spendere, tra le regioni con maggiore arretrato, figura l’Abruzzo con 14,1 milioni di Euro. Sarebbe utile inoltre sapere come intende operare la regione Abruzzo, per evitare la perdita di risorse così essenziali e come intende intervenire, affinché, si attivino le procedure per il pagamento anticipato dei fondi Feoga per il sostegno al reddito. L’ALPA Abruzzo è a completa disposizione, per eventuali incontri al fine di dare il proprio contributo, affinché, venga scongiurato il rischio di perdita delle risorse descritte, ma anche per l’esame di iniziative utili, di concerto con il Suo assessorato, all’economia agricola abruzzese. Una situazione che si traduce nella mortalità delle attività di molte aziende agricole, mentre si accentua sempre più l’abbandono della coltivazione anche da parte di chi, pur svolgendo prevalentemente una attività mista, tra lavoro dipendente o pensionato, con quella agricola, non trova più le condizioni utili ad una integrazione del proprio reddito”.