Cari colleghi, sono trascorsi tre anni dalle ultime elezioni per la composizione del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo e se nei primi due anni è stato possibile proseguire il processo di rinnovamento iniziato nel 2004, l’ultimo anno, invece, ha significato una battuta d’arresto, se non addirittura un passo indietro, sotto il profilo organizzativo. Il terremoto ci ha riportato alla condizione ante 2004, quando non potevamo contare su una nostra sede e le condizioni organizzative erano assai precarie. I prossimi tre anni saranno, anche per l’Odg, sotto il segno della ricostruzione e l’impegno, che ciascuno di noi sarà chiamato a dare, sarà lo stesso che ci ha animato e ci ha spinto ad impegnarci nell’organismo di autodisciplina dei giornalisti abruzzesi nel 2004. Questo che segue è un breve bilancio dell’attività svolta nei tre anni trascorsi ed anche una traccia della prospettiva che il nuovo consiglio si impegna a seguire per consentire all’Odg di rimanere al passo con la repentina trasformazione della professione giornalistica che richiederebbe, soprattutto, una revisione della legge 3 febbraio 1963 n.69 ormai obsoleta e non più rispondente alle esigenze professionali della categoria.
L’attività svolta
Le strutture, le risorse
Il sisma, che il 6 aprile del 2009 ha messo in ginocchio la città dell’Aquila, ha avuto ovviamente riflessi gravi sulla vita del Consiglio regionale dell’Ordine dei giornalisti d’Abruzzo. L’inagibilità della sede di via Sassa è stata ovviata con il trasferimento in un container delle cose essenziali per il funzionamento burocratico dell’Odg. Ciò è stato possibile grazie alla sensibilità istituzionale della presidenza del Consiglio regionale dell’Abruzzo, che ha dapprima messo a disposizione dell’Ordine un container e successivamente una stanza all’interno di palazzo dell’Emiciclo, non essendo possibile provvedere diversamente a causa della bolla speculativa immobiliare ,che ha colpito il Capoluogo nelle settimane immediatamente successive al terremoto, sia il mercato degli acquisti sia quello dei fitti. Una soluzione provvisoria, che il prossimo Consiglio dovrà superare per restituire ai giornalisti abruzzesi una sede che ne esalti l’autonomia e soprattutto consenta di avere strutture efficienti e funzionali. A questo scopo, saranno investite le somme che, con grande slancio di solidarietà, tutte le strutture della categoria hanno messo a disposizione: dal Consiglio nazionale ai Consigli regionali, oltre a Fnsi e Inpgi.
Sul fronte delle risorse, il mandato del consiglio si chiude con la conferma, ottenuta anche grazie alla qualificata attività di consulenza professionale di cui l’Ordine dei giornalisti si avvale ormai da anni, di alcuni punti qualificanti: bilanci attivi e riduzione ai minimi storici dell’evasione delle quote da parte degli iscritti. Il nuovo consiglio dovrà confermare queste scelte qualificanti.
Gli strumenti
Grazie a una iniziativa del Consiglio uscente, che ha sottoscritto un accordo con un provider nazionale, tutti i giornalisti abruzzesi sono stati dotati di una casella di posta elettronica certificata, in ossequio alle disposizioni di legge che obbligano tutti gli iscritti agli Albi professionali di esserne dotati. Un’ iniziativa all’avanguardia, che ha permesso a tanti colleghi di avere un importante servizio grazie al proprio Ordine professionale.
Nello stesso tempo, il sito internet dell’Ordine si presenta sempre più, non solo come “vetrina” delle attività istituzionali (news, decisioni) ma anche come strumento di lavoro: sono infatti disponibili online tutti i testi fondamentali del nostro ordinamento professionale, in modo da fornire ai colleghi (durante il lavoro, per quanti devono preparare esami) un supporto facilmente consultabile.
L’accesso alla professione
Il prossimo consiglio sarà chiamato a confermare alcune scelte operate dal consiglio uscente.
La prima novità, introdotta nel corso della passata consiliatura, è stata l’obbligatorietà – prima dell’iscrizione nell’Elenco, di un colloquio per gli aspiranti pubblicisti sulle principali fonti normative dell’attività dei giornalisti: legge professionale, carte deontologiche. Ciò ha permesso di superare una concezione puramente formale dell’iscrizione (ovvero la verifica dei requisiti obbligatori), consentendo a tanti colleghi, spesso giovani, di conoscere le norme indispensabili per l’esercizio dell’attività professionale. Con un evidente crescita culturale dei nostri iscritti. La scelta del nostro Ordine – introdotta dal 1° gennaio del 2009, a seguito dell’approvazione di una delibera e di un regolamento – ha fatto della nostra regione uno dei punti di riferimento nazionali. L’Abruzzo, infatti, è stato tra le prime regioni italiane a dotarsi di uno strumento del genere, in linea peraltro con le indicazioni di riforma contenute nel disegno di legge che lo stesso Odg nazionale ha concordato con un gruppo di parlamentari appartenenti a tutti i maggiori schieramenti politici. In alternativa al colloquio, diversi aspiranti pubblicisti hanno preferito la partecipazione a uno dei corsi organizzati per la preparazione dei colleghi avviati all’esame di Stato.
Nei tre anni passati, inoltre, ha preso corpo l’attività del Master di giornalismo, aperto presso la Facoltà di Scienza delle comunicazioni di Teramo. A fine 2009, al termine del biennio fissato dalla legge, sono stati iscritti nell’Elenco dei professionisti i primi allievi del Master. Si tratta di uno dei passaggi più qualificanti dell’intera attività, che ha allineato l’Abruzzo a uno dei principi più importanti della riforma dell’accesso alla professione: l’aggancio obbligatorio a un percorso formativo accademico per i futuri giornalisti. Nonostante le prevedibili difficoltà iniziali, il Master abruzzese ha superato brillantemente tutte le verifiche degli organi ispettivi nazionali, con giudizi lusinghieri sulla dotazione di mezzi e strutture per gli allievi. Un vero e proprio “fiore all’occhiello”, che ha permesso oltretutto di utilizzare tante competenze presenti nel panorama giornalistico regionale.
Infine, occorre rilevare la qualità dei corsi di formazione, organizzati dall’Ordine dei giornalisti abruzzesi, per la preparazione dei colleghi che si sono avviati in questi anni all’esame di Stato. Qualità che ha permesso alla grande maggioranza di superare brillantemente le prove d’esame; nel prossimo mandato, anche sulla scorta delle indicazioni nazionali in materia di formazione degli aspiranti pubblicisti, l’attività formativa è destinata a subire un forte incremento.
In materia di praticantato, nel corso del proprio mandato il consiglio ha accolto le richieste di iscrizione nel Registro di un numero limitato di colleghi, solo dopo l’esame attento delle rispettive posizioni: che si sia trattato di free lance o di iscrizioni retrodatate, le decisioni sono state sempre supportate da istruttorie rigorose.
La disciplina degli iscritti
Un Ordine professionale percepito dalla categoria, ma anche nella società abruzzese, come attento e qualificato, non poteva non accrescere (anche in ragione della nascita di nuovi media e di nuove testate) anche l’attività di tipo disciplinare. Il consiglio è stato destinatario – in molti casi anche da parte dell’autorità giudiziaria – di una grande quantità di esposti e segnalazioni relativi ad articoli, servizi, ma anche comportamenti individuali., per i quali si ipotizzavano violazioni deontologiche. In questa sede, occorre sottolineare come questa attività sia stata svolta nel rispetto della personalità e del profilo dei colleghi investiti dall’azione disciplinare, del diritto a un procedimento equo ed imparziale, ma anche alla necessità di considerare con attenzione la rinnovata sensibilità che in diverse materie (soprattutto minori, dati sensibili, autonomia professionale, commistione tra informazione e pubblicità) la società manifesta nei confronti dell’attività dei giornalisti. Un patrimonio di credibilità che occorre salvaguardare e conservare.
Cari Colleghi, al termine di questa breve esposizione dell’attività del Consiglio uscente ci permettiamo di formulare un’indicazione sulla composizione del nuovo consiglio in vista delle elezioni del 23 maggio prossimo.
Consiglio Regionale ODG
Professionisti: Antonello Antonelli, Sergio D’Agostino, Gennaro Della Monica, Marina Marinucci, Stefano Pallotta, Donatella Speranza;
Pubblicisti: Antonio Di Muzio, Antonio Di Bacco, Eliseo Palmieri;
Revisori dei conti: Paolo Castignani (Professionista), Francesco Cioce (Professionista), Ezio Teramani (Pubblicista).
Consiglio nazionale ODG
Professionisti: Nicola Marini e Domenico Marcozzi ;
Pubblicisti: Luigi Marra e Alfredo Di Pasquale.