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Regione: il Pd si riduce lo stipendio

Pescara. Il Gruppo consiliare regionale del PD ha disposto una auto decurtazione del 10% delle proprie indennità. L’annuncio è stato fatto questa mattina presso la sede del consiglio regionale a Pescara, dove i consiglieri in conferenza stampa hanno firmato una lettera indirizzata al Presidente Nazario Pagano.


Con ferma determinazione, il capogruppo Camillo D’Alessandro ha dichiarato: “ Da oltre un anno presentiamo un emendamento di legge per regolare le retribuzioni spettanti a consiglieri ed assessori regionali ad un parametro oggettivo che sia quello più basso d’Italia, proposta che è stata bocciata in ben tre finanziarie; a questo punto abbiamo deciso di attuare un gesto concreto, un taglio volontario del 10% delle nostre indennità in attesa di norme regionali o nazionali che procedano alla riduzione attesa dagli abruzzesi”.
Il Pd sceglie di destinare la cifra derivante dalla decurtazione a favore del capitolo di bilancio afferente le politiche sociali, come ha precisato Marinella Sclocco: “La nostra regione attraversa un profondo momento di crisi, sia per le conseguenze del terremoto che sul piano economico e occupazionale. Proprio in questi giorni l’assessore Gatti ha annunciato dei tagli al sociale che ricadono sui comuni mediante il Piano di zona; al contempo gli operatori sociali ci denunciano quotidianamente la difficoltà a continuare ad operare a causa della mancanza di fondi e dei ritardi nei pagamenti da parte della Regione. Abbiamo quindi ritenuto giusto rivolgere a questo settore il contributo derivante dal nostro gesto, soprattutto per essere vicini alle famiglie”.
Ovvia l’attesa sulle reazioni da parte delle altre forze politiche, ma D’Alessandro precisa che il loro non è un tentativo di impartire lezioni ad altri partiti o alle amministrazioni locali, né semplice demagogia, auspicandosi comunque un adeguamento da parte delle altre forze politiche: “Immagino che qualcuno possa rimanere spiazzato, ma questo è un atto concreto con il quale vogliamo dimostrare alla gente, che spesso accomuna negativamente tutta la classe politica, di non essere tutti uguali”.
Rifacendosi alle dichiarazioni del ministro Calderoli in merito ad un taglio del 5% delle indennità dei politici, il capogruppo regionale sottolinea: “E’ un gesto coerente con il dibattito nazionale, Calderoli ha parlato di 5%, altri promettono il 10%, noi facciamo!”. Il Gruppo consiliare chiude facendo i conti: tra indennità fissa e indennità di funzione, un consigliere regionale guadagna mediamente 6mila euro al mese, questa decurtazione porta ad un risparmio medio di seicento euro mensili medie per consigliere, che moltiplicata per i sette firmatari della lettera fa raggiungere circa 4200 euro al mese, 50 mila euro annuali. Ben 324mila euro se ci si estenderebbe ai 45 componenti del Consiglio.

Daniele Galli

La risposta di Nazario Pagano. Il Presidente del Consiglio regionale, Nazario Pagano, ha risposto con una lettera alla nota inviatagli dal capogruppo del Partito democratico, Camillo D’Alessandro, nella quale i consiglieri regionali del Pd annunciano la decurtazione del 10 per cento delle proprie indennità. “In ordine alla nota pervenuta in data 21/5/2010, con la quale i consiglieri regionali del Gruppo consiliare del Partito democratico dispongono una decurtazione del 10 per cento sulle voci “indennità ed indennità di funzione” percepite, con accredito delle somme a favore del capitolo di Bilancio afferenti le Politiche Sociali, si rappresenta che la decurtazione richiesta – scrive il Presidente Pagano – avverrà sull’importo netto percepito, dovendosi obbligatoriamente corrispondere le imposte sul lordo spettante. Ciò premesso, si fa presente che per il mese corrente, la decurtazione non può essere applicata alla fonte in quanto alla data della richiesta sono state già elaborate e trasmesse al Tesoriere per il pagamento le specifiche riguardanti i compensi mensili di maggio”. Il Presidente Pagano invita, però, i consiglieri regionali del Pd a versare comunque le somme relative al mese di maggio direttamente al Tesoriere. “Si suggerisce, eventualmente, per il corrente mese di maggio – continua la lettera del Presidente -, l’effettuazione di un versamento diretto al Tesoriere regionale con specifica finalizzazione delle somme; somme che orientativamente oscillano tra i 400 e 450 euro per ogni consigliere, a seconda della funzione ricoperta”. “Per quanto concerne la proposta del Gruppo Consiliare del Pd di parametrare le indennità dei consiglieri regionali, assessori e presidenti, a quelle più basse in Italia, è noto ormai a tutti che la Regione Abruzzo è collocata all’ultimo posto di dette percentuali, con il 65 per cento della indennità percepita dai componenti della Camera dei Deputati, insieme a Veneto, Toscana, Molise, Marche, Lombardia, Liguria, Lazio ed Emilia Romagna. Tale valutazione è stata, infatti, inviata al Gruppo consiliare del Pd a corredo della proposta di Testo Unico sulle indennità di consiglieri elaborata su indicazione dell’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale e consegnata ai gruppi consiliari già dal mese di settembre 2009”. La lettera del Presidente Nazario Pagano conclude con un riferimento ai contenuti della proposta di legge sulla riduzione delle indennità. “Detta proposta di Testo Unico, prevede invece un ulteriore diminuzione del 10 per cento oltre ad una drastica riduzione del vitalizio e alla semplificazione e riorganizzazione dell’intera materia; pertanto, si tratta di un progetto di legge esaustivo e completo – conclude Pagano – che va oltre la semplicistica dichiarazione di allineamento delle indennità dei consiglieri abruzzesi a quelle più basse d’Italia dal Pd esposta agli organi di informazione”.