L’Aquila. “Il centro-destra ha di fatto riscritto la legge sul Regolamento del Consiglio regionale, cancellando il bavaglio che la maggioranza aveva tentato di far passare in sordina con un sub-emendamento alla legge dell’inconsapevole consigliere Balducci.
Tuttavia il lavoro non è concluso: manca ancora la fiducia, che la sinistra non ha introdotto perché ne teme gli effetti quando arriverà in aula il dibattito sui tagli degli ospedali; e soprattutto, tra le materie non oggetto di fiducia, manca la finanziaria.
Ora miglioreremo ulteriormente quel Regolamento, tornando a guardare anche a cosa accade nel resto d’Italia, come avevamo fatto con la Commissione Statuto nella passata legislatura”.
Lo ha detto il Gruppo di Forza Italia, alla Regione Abruzzo, nel corso del dibattito sulla legge regionale tesa a introdurre le modifiche al Regolamento interno per il funzionamento del Consiglio, bloccato in aula nelle scorse sedute per la norma bavaglio.
“Il Regolamento che oggi abbiamo riportato in aula – ha sottolineato il Gruppo di Forza Italia – è frutto del lavoro di una quota dell’opposizione che ha studiato come si potesse scrivere bene una norma guardando a cosa avviene in Italia, ovvero andando su internet e vedendo quali sono le Regioni che hanno tale istituto.
Una sola, il Piemonte, ce l’ha nel Regolamento; poi nella legge di Statuto ce l’hanno la Campania, la Calabria, la Liguria, ed è in corso di approvazione in Veneto. Tant’è vero che il Presidente della scorsa Commissione Statuto, ovvero Lorenzo Sospiri, aveva presentato il disegno di legge per porre in maniera corretta la questione della fiducia, e quella resta ancora oggi la formula più giusta. Quando abbiamo presentato, nella scorsa legislatura, la Riforma dello Statuto, la nostra proposta era corroborata da quello che avveniva in Italia, ma ebbe la contrarietà netta dei consiglieri d’opposizione, ovvero il Pd, diretto dal coordinatore regionale Paolucci, oggi assessore, e che contava tra le propria fila il consigliere D’Alessandro e il Presidente Di Pangrazio, i quali hanno ribadito che mai avrebbero rinunciato a esercitare la propria opposizione attraverso tutti gli strumenti a loro disposizione.
Ovviamente il Pd – ha rimarcato il Gruppo di Forza Italia – quand’era all’opposizione ha gridato contro una ‘riforma liberticida’, e ora che è maggioranza ha provato a rifilare in aula il subemendamento bavaglio alla legge dell’inconsapevole Balducci per cambiare le regole del gioco. Quella ‘porcata’, però, non ha retto l’urto della stessa opinione pubblica del Pd e forse di qualche coscienza di alcuni consiglieri di maggioranza, che hanno deciso di sedersi a un tavolo di confronto.
Il primo risultato dunque è stato l’aver ripristinato un primo principio, ossia del Regolamento se ne parla tutti insieme nelle sedi opportune. E attraverso il confronto la maggioranza ha dovuto aggiustare un po’ il tiro su una norma che, nella stesura originaria, sarebbe caduta. Il nuovo testo, sostanzialmente, lo abbiamo vergato noi, e lo abbiamo fatto perché abbiamo cultura di Governo e delle Istituzioni. Ora però mancano ancora degli elementi: innanzitutto manca la fiducia che il Pd non ha introdotto perché se non passa la fiducia, va a casa il Presidente, e siccome l’attuale maggioranza ballerà tra qualche giorno quando arriveranno in aula i tagli agli ospedali, esporre un Presidente di Regione alla fiducia su tali materie terrorizza, e allora riformiamo solo il Regolamento.
Ma la fiducia presuppone l’urgenza e la necessità che dovranno essere limitati a un ristretto numero di occasioni, perché non può essere urgente e necessario tutto, ma solo ciò che oggettivamente lo è. Tra le materie non oggetto della fiducia manca la materia finanziaria che è la legge più importante, perché se non passa la finanziaria va a casa il Presidente”.
Il gruppo consiliare del M5S, nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta all’Emiciclo, ha espresso la contrarietà alle modifiche del regolamento del Consiglio regionale proposte dalla maggioranza. Modifiche che per i Consiglieri regionali pentastellati rimangono “una vera e propria ghigliottina poiché, con l’introduzione dell’emendamento d’urgenza da parte della Giunta, esautorano il ruolo del Consiglio regionale e delle opposizioni.
Uno sbilanciamento dei poteri di controllo tipici delle democrazie che – secondo il M5S – prospetta un futuro dispotico per l’Abruzzo, dove verrà silenziata la voce di tutti i cittadini che contestano o non condividono le politiche della Giunta regionale”.
Per Sara Marcozzi, “due sono gli elementi da evidenziare: il primo che questa è una maggioranza molto labile perché un Governo autorevole certamente non ha bisogno di mettere il bavaglio alle opposizioni.
L’altro aspetto da evidenzierà è la nascita del “bavaglio del Nazareno”, perché la nuova proposta di modifica del regolamento è condivisa anche dai partiti di centrodestra, dimostrando che il M5S rimane l’unico partito a fare vera opposizione.”
“I regolamenti si dovrebbero cambiare all’unanimità così come è accaduto nella passata legislatura – ha aggiunto il Consigliere Riccardo Mercante –. Questa modifica va a comprimere i diritti di tutte le opposizioni”. Secondo il Capogruppo Gianluca Ranieri: “non si può impedire al Consiglio di legiferare attraverso un provvedimento di urgenza, imposto dalla giunta, che sostanzialmente taglia la possibilità dell’opposizione di influire sulla vita dei cittadini”.