Sciopero di quattro ore e sit-in davanti alle prefetture delle quattro province per i Vigili del Fuoco abruzzesi. Dopo “le medaglie a pagamento” i vigili del fuoco incrociano le braccia e lanciano l’allarme sulla condizione in cui sono costretti a lavorare: “Due contratti di lavoro scaduti e non rinnovati, retribuzioni definite umilianti, carriere bloccate da anni – ha dichiarato Gianluca Massari del Conapo, sindacato autonomo dei VVF – trattamento pensionistico che non tiene conto dell’usura dovuta alle mansioni operative, straordinari per le emergenze non pagati, mansioni di polizia giudiziaria e di pubblica sicurezza svolte quotidianamente ma non retribuite, carenze di organici e abuso del lavoro precario mascherato da volontariato, invece di assumere, nessuna valorizzazione delle funzioni dei Vigili del Fuoco”. Per questi ed altri innumerevoli problemi è stato indetto per il 28 aprile prossimo uno sciopero di categoria di 4 ore, dalle 8 alle 12; anche se lo sciopero avrà solo valore statistico, in quanto per legge i vigili del fuoco devono garantire la presenza al lavoro per i servizi urgenti ed essenziali. L’azione di sciopero sarà supportata da azioni capillari in tutta Italia mediante sit-in davanti alle Prefetture, affinché i Prefetti ricevano i delegati e trasmettano al Ministro dell’Interno le richieste provenienti dalla categoria. Alla mobilitazione parteciperanno anche i vigili del fuoco dell’Aquila aderenti alla sigla sindacale, che mercoledì mattina saranno presenti davanti alla Prefettura della città. I vigili del fuoco chiedono aiuto ai parlamenti locali affinché si facciano promotori delle loro istante.
“Ai cittadini voglio far sapere – ha concluso Massari – che i Vigili del Fuoco non stanno chiedendo alcun privilegio, ma solamente di arrivare ad una parità di trattamento, anche retributivo, con gli altri Corpi dello Stato”.