“Non posso non sottolineare” commenta in merito “quanto l’ultima breve proroga prevista fino al 31 marzo sia stata concessa a ridosso delle elezioni provinciali. Una volta superate, evidentemente, per il governo è venuto meno l’interesse a venire incontro alle esigenze di circa 6.000 cittadini sfollati sulla costa. La gran parte di questi cittadini è proprietaria di una casa distrutta dal terremoto ed ha, quindi, diritto ad un alloggio che non gli è stato concesso per il grave errore della Protezione Civile che ha predisposto un numero inferiore di case in relazione agli aventi diritto”.
L’onorevole Lolli torna, pertanto, a ribadire la condizione dei terremotati aquilani, che torneranno a proprie spese verso L’Aquila ogni giorno con le loro auto.