Milano. Attenzione all’ambiente, senza sacrificare lavoro e redditività. Con questi obiettivi, sono nate le soluzione eco-smart del Polo di Innovazione Automotive Abruzzo che nel pomeriggio di ieri a Milano, nella sede di Casa Abruzzo, nell’ambito degli eventi di Expo 2015 Abruzzo, ha tenuto un evento dedicato a “Veicoli per il trasporto integrato verde e smart: percorso dell’efficienza e dell’eco-sostenibilità per l’agroalimentare e altri settori”.
All’incontro hanno preso parte, tra gli altri, Giuseppe Ranalli, presidente del Polo Automotive e dell’azienda Tecnomatic; Raffaele Trivilino, direttore del Polo; Massimo Palomba del Gruppo Bonfiglioli; Marisa Saglietto di Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica); Enrico Pastori di TRT (Trasporti e Territorio) e Antonio Di Cosimo, presidente del Gruppo Di Cosimo.
Grazie alla collaborazione instaurata tra i partner, oggi il Polo Automotive d’Abruzzo vanta l’individuazione di più soluzioni innovative nel settore “veicoli eco-smart”, che consentono l’abbattimento drastico di emissioni di Co2 nei centri urbani, pur mantenendo prestazioni intelligenti e performanti.
La seconda soluzione presentata a Milano si concretizza con lo Shelter, un nuovo concept di box-contenitore che rivoluzionerà il sistema dei veicoli commerciali leggeri e consentirà a molti settori, in particolare nei trasporti, di risparmiare tempo, consumi e quindi riduzioni importanti di CO2.
Lo Shelter permette, infatti, di diminuire il numero dei viaggi da e verso il centro storico, da e verso gli hub, da e verso il cliente finale e rendere l’investimento sull’acquisto del mezzo recuperabile in tempi più ridotti. Attraverso i vari moduli Shelter, infatti, si satura più facilmente il viaggio del mezzo poiché il trasporto di merci deperibili (a temperature diverse con garanzia della catena del freddo) e di merci a temperatura ambiente avviene contemporaneamente. Le sue caratteristiche costruttive, inoltre, eliminano anche i rischi di contaminazione. Se nella modalità corrente la consegna allo stesso cliente di un pallet di acqua minerale, dieci confezioni di surgelati e un chilo di carne, avviene utilizzando tre mezzi specializzati, con lo Shelter ne è sufficiente uno. “Si riducono al massimo le emissioni di CO2, fino a tendere a zero con i veicoli elettrici – ha spiegato Di Cosimo – possiamo utilizzare mezzi molto più piccoli, non occupiamo inutilmente la viabilità e, attraverso il concetto della scarrabilità/alternatività, lo shelter può diventare anche un deposito rimovibile delle stesse merci presso il cliente finale”.
L’incontro di Milano è stato anche l’occasione per illustrare le linee guida dello studio realizzato in collaborazione tra il Polo Automotive e Anfia “Logistica urbana sostenibile – Studio sulla distribuzione delle merci in ambito urbano e sui veicoli per il trasporto integrato verde e smart”. Sebbene la logistica urbana rappresenti una quota relativamente ridotta del traffico urbano, essa riveste un ruolo importante nella generazione degli impatti negativi legati al trasporto. “Anche se in quota ridotta, i veicoli merci – hanno spiegato Saglietto e Pastori – costretti a frequenti fermate e ripartenze, a numerose soste e anche a consegne non a pieno carico, sono causa di una quota rilevante di emissioni nocive. Ma se adeguatamente regolata, l’organizzazione logistica e distributiva può costituire uno dei maggiori fattori di successo e competitività per il sistema città nel suo complesso”. E’ così che il corretto dimensionamento delle flotte e la scelta dei veicoli più efficienti per ciascuna modalità di trasporto e per ciascuna filiera, rappresentano elementi decisivi per il miglioramento delle condizioni dell’ambiente urbano.
“La sfida verso cui abbiamo indirizzato le nostre energie – ha sottolineato il presidente Ranalli – si muove secondo il metodo della partecipazione e del lavoro di squadra, privilegiando l’eccellenza nella realizzazione di veicoli intelligenti, sostenibili ed efficienti. Stiamo creando un “futuro verde e veloce” e quanto siamo riusciti a produrre a oggi è la testimonianza di corretto approccio a sani obiettivi”.