Zona Franca, Chiodi: a metà aprile l’esame del Cipe

gianni-chiodiEntro la metà di aprile, tra il 9 e il 16, il Cipe esaminerà la Zona franca dell’Aquila“. Lo ha annunciato il presidente della Regione e commissario per la Ricostruzione, Gianni Chiodi, al convegno per la presentazione della misura Por-Fesr di 11 milioni di euro destinata a finanziare l’attrazione di nuove imprese nell’area del cratere.

La Zona franca per il territorio dell’Aquila è in dirittura d’arrivo, ha spiegato il presidente, il quale ha anche annunciato che “prima del 6 aprile verrà emessa una nuova ordinanza in materia bancaria”.

Soffermandosi sulla situazione degli aiuti, Chiodi ha ricordato il fondo di solidarietà delle Regioni che “dovrebbe passare al vaglio della Conferenza delle Regioni in una delle prossime riunioni”.

I tempi, naturalmente, sono legati alla costituzione della nuova Conferenza dopo la consultazione elettorale di domenica scorsa.

La richiesta della Regione Abruzzo sul Fondo di solidarietà risale a subito dopo l’estate scorsa e l’istruttoria, come ha spiegato Chiodi, “è a buon punto e la decisione finale spetta alle assise della Conferenza delle regioni”.

Per quanto riguarda poi la misura Por-Fesr, il governatore ha detto che “questa punta ad attrarre nuove imprese o delocalizzare quelle già esistenti nel territorio del cratere. Si tratta di misure concrete che, sono convinto, daranno risposte adeguate alle imprese. L’obiettivo è ricostituire quel tessuto economico e occupazionale all’Aquila e nei comuni limitrofi gravemente colpiti a seguito del terremoto”.

Gianni Chiodi ha poi affrontato la questione della sospensione del pagamento delle tasse. “E’ una misura che scade il prossimo 30 giugno e dobbiamo capire che essa non è destinata a durare ancora per molto. La sospensione è stata decisa dal Governo per incentivare i consumi in una zona colpita dal terremoto, ma dai dati che ci ha presentato il ministero dell’Economia nell’ultimo anno si è registrato un incremento dei depositi bancari, pari al 25% per i privati e il 35% per le imprese. Di fronte a queste cifre c’è un’effettiva perplessità del ministero e del Governo a prorogare questa misura. È chiaro che richiederemo una ulteriore proroga, anche di fronte al quadro economico che ci è stato prospettato”.

Marina Serra


 

 

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