Pescara. ‘Una risposta inconcludente, senza fondamento e non risolutiva quella espressa dall’assessore alle Politiche agricole, Dino Pepe rivolta alle problematiche sollevate dal mondo agricolo dei territori della Val Vibrata e dalla Provincia dell’Aquila, entrambe escluse insieme ad altre zone, dai risarcimenti alle strutture aziendali non assicurabili danneggiate dalle alluvioni del marzo 2015, e che giustamente continuano vivacemente a protestare’.
Questo il commento del Consigliere regionale di Forza Italia ed ex assessore regionale Mauro Febbo che torna di nuovo sull’argomento.
‘Devo mio malgrado – – commenta Febbo – registrare forse che l’assessore Pepe, unitamente al suo Capo Dipartimento, ancora non hanno la piena cognizione delle esigenze del mondo rurale abruzzese e la contezza delle istanze che esigono una risposta immediata e risolutiva.
La stessa confusione infatti che si registra presso gli uffici regionali della Direzione Politiche agricole con una macchina amministrativa completamente ferma e imballata, anche a causa di una ristrutturazione cervellotica e priva di conoscenza della realtà rurale.
Infatti questo malcontento, derivato dalla famosa DGR n.410, è frutto di come si sia indegnamente affrontata tale problematica visto che nella stessa relazione firmata dal dirigente regionale emerge come sia stata compiuta solo una semplice verifica telefonica presso gli Uffici tecnici dei vari Comuni, senza nessuna verifica diretta o sopralluoghi da parte dei tecnici poiché sprovviste di auto di servizio cioè di una “pandarella”.
Pertanto sono convinto e credo che il dato espresso dalla Regione, ossia del non aver riscontrato un danno superiore al 30 per cento della Produzione lorda vendibile nei territori esclusi, è falsato e non veritiero.
Inoltre mi preme ribadire che il problema poteva e doveva affrontato magari con l’ausilio delle Organizzazioni Professionali tramite un semplice Bando per chiedere alle aziende i danni subiti, certificati dalle OO.PP. e attivare gli uffici periferici regionale per fare una prima stima tenendo conto che il Decreto legislativo n.102/2014 stabilisce le modalità per la delimitazione del territorio colpito e l’accertamento dei danni conseguiti ma soprattutto che la proposta di declaratoria deve essere approvata entro 60 giorni dalla cessazione dell’evento dannoso e con una proroga di 30 giorni attraverso una Delibera.
Pertanto – conclude Febbo – invito l’assessore Pepe a trovare una soluzione che risponda anche e soprattutto a quei territori come la Val Vibrata , l’intera provincia dell’Aquila (Marsica in primis) che hanno subito danni a causa delle forti piogge, altrimenti dovrò farmi una ragione della superficialità e la sciatteria messa in campo da questo Governo regionale’.