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Abruzzo dice no a trivelle della Croazia in Adriatico

Pescara. E’ stato trasmesso ufficialmente al Ministero dell’Ambiente il parere della Regione Abruzzo, richiesto a tutte le Regioni Italiane che si affacciano sul Mar Adriatico, sul ‘Piano e programma quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico della Repubblica di Croazia’.

Il parere negativo espresso dalla Regione Abruzzo si basa sulla considerazione che l’attuazione di tale Piano determinerà rilevanti impatti negativi sull’ambiente marino del Mare Adriatico con ripercussioni anche sul territorio regionale.

La Giunta regionale, nei prossimi giorni, adotterà una delibera con cui farà proprio il parere reso dalla struttura competente. Il Piano prevede, in tutta la porzione di Mare Adriatico croato, esecuzioni di rilievi sismici e perforazioni esplorative, finalizzate alla ricerca di idrocarburi (petrolio e gas), e perforazioni di pozzi per l’estrazione finalizzate alla produzione di idrocarburi.

In particolare, la Regione ha ravvisato la mancanza, nella documentazione trasmessa, della proposta di Piano, di cui si ha solo una breve descrizione in italiano e un accenno all’interno del Rapporto Ambientale, necessaria per comprendere in maniera approfondita tutti gli elementi della pianificazione ed i relativi impatti ambientali.

Sulla base della documentazione fornita dalla Croazia, poiché il rapporto trasmesso non riportava né una valutazione cumulativa degli effetti né il numero massimo di pozzi realizzabili, si è ritenuta non quantificabile l’entità degli sversamenti in mare dei fluidi di perforazione derivanti dalla fase di perforazione dei pozzi;

non approfondite, inoltre, la questione legata alla valutazione del rischio di incidenti e quella legata alle fasi di dismissione dei pozzi esauriti e dei relativi impatti che ne potrebbero derivare.

Infine, non adeguatamente valutati i possibili impatti sull’ambiente marino e sulla fauna (in particolare rettili e cetacei).