Regione, approvata legge su attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo

L’Aquila. Il Consiglio Regionale ha ammodernato la Legge Regionale n. 39 del 1987 che disciplina l’esercizio delle attività professionali delle agenzie di viaggio e turismo. Il progetto di legge è stato licenziato dall’aula, con i voti della maggioranza, dopo il parere favorevole della terza Commissione del Presidente Lorenzo Berardinetti, che ha relazionato in aula.

“In Abruzzo con il turismo – commenta il Capogruppo Sandro Mariani – lavorano 50.000 persone nonostante il grave colpo inflittoci dalla crisi. La Regione più verde d’Europa, non può che avere come principale obiettivo il prendersi cura del tema del turismo”.

La legge aggiorna finalmente la normativa, sulla base delle direttive comunitarie intervenute nel merito, consentendo una semplificazione e garantendo la fine della provvisorietà, a vantaggio delle professionalità.

Dopo l’Emilia e la Lombardia – aggiunge Mariani – anche in Abruzzo possiamo dare, soprattutto ai nostri giovani, la speranza concreta per investire in una professionalità su cui la regione vuole puntare per rilanciare la sua immagine e le sue possibilità di sviluppo”. 

“Tra i punti salienti – continua Mariani – per diventare una guida turistica, basterà adesso una prova scritta ed una orale per essere registrati agli albi, finalmente non più provvisori e con validità su tutto il territorio nazionale, con la possibilità di esercitare la professione con una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) da presentare al SUAP del Comune territorialmente competente.”

Si tratta dunque di un intervento importante per aiutare il tessuto imprenditoriale turistico della regione, che fa seguito ad “Obiettivo Turismo” ed altri progetti di promozione del territorio.

“Si tratta di un preludio assolutamente necessario – conclude Mariani – a quello che intendiamo mettere in atto attraverso gli strumenti della nuova programmazione, in merito di attenzione all’ambiente ed alla ricchezza che esso rappresenta, ma può e deve produrre per la nostra popolazione.”

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