Secondo quanto dichiarato da Alfano, lo studio per la predisposizione del piano sarebbe già avviato e sarà presto esaminato dal Consiglio dei ministri. I giudizi civili ancora pendenti sarebbero 5 milioni e 600mila. “Si tratta di uno zaino di piombo che bisogna assolutamente smaltire” ha sottolineato a questo proposito Alfano. “Il Paese non merita la resa sulla riforma della giustizia e noi non intendiamo piegarci alla logica della conservazione”.
Con l’occasione, il ministro ha anche ribadito il rispetto per l’autonomia e l’indipendenza dei magistrati, definendo il “recinto della giurisdizione” come sacro e inviolabile. “I giudici” ha, poi, concluso “sono soggetti solo alla legge e la legge la fa il Parlamento libero, democratico, sovrano, espressione del popolo italiano”.