“Il Piano di rientro è uno strumento tecnico di equilibrio economico-finanziario che può essere perseguito strutturalmente nella logica di un Progetto di Sviluppo – ha dichiarato Chiodi – l’elemento fondamentale di tale progetto è l’individuazione di ciò che è inappropriato in termini di prestazioni, ricoveri, servizi erogati e di gestione della spesa, avendo come riferimento standard e requisiti che si registrano nelle realtà sanitarie più evolute”.
“Indicatore del superamento di tale situazione – ha spiegato il sub-commissario Giovanna Baraldi – sta proprio nella capacità di rispondere con tempestività e quindi nei tempi giusti, nei luoghi giusti e con le giuste risorse ai fabbisogni di salute accertati ed espressi dalla popolazione. L’accertamento del fabbisogno – ha proseguito la dottoressa Baraldi – non è un procedimento solo tecnico ma corrisponde ad un processo culturale nella Salute e per la Salute che coinvolge tutti i protagonisti: da coloro che operano all’ingresso del processo assistenziale come i medici di medicina generale ai più complessi centri di responsabilità ospedaliera, universitaria e territoriale che il cittadino ha il diritto di rintracciare nel suo percorso di salute”.
Al termine della riunione il presidente Gianni Chiodi ha dichiarato che presto incontrerà Ugo Zurlo, il commissario giudiziale nominato dalla Procura di Chieti, per fare il punto della situazione sulla vicenda Villa Pini. Oltre al futuro dell’azienda si discuterà della situazione dei lavoratori, senza stipendio da dieci mesi.
“Sono mesi che Chiodi annuncia di avere già pronta una grande riforma della sanità abruzzese. Ma intanto ha bruciato un quinto del suo mandato senza produrre alcuna novità”. A sostenerlo il segretario del Pd abruzzese Silvio Paolucci, che nel frattempo insieme a Camillo D’Alessandro sta preparando la prima grande mobilitazione contro la Giunta regionale per venerdì 5 febbraio a Pescara. L’iniziativa è stata denominata “Regione inChiodata”.
“Mentre Chiodi continua ad annunciare grandi riforme, gli abruzzesi stanno affondando in un sistema sanitario bloccato e indebitato, che si traduce in una tassazione altissima, e nel quale il Pdl è intervenuto solo per commissariare le Asl e dunque occupare i luoghi del potere: i cittadini” ha aggiunto Paolucci, “hanno invece il diritto di sapere a quale ospedale dovranno rivolgersi per le urgenze, quali servizi riceveranno nei distretti territoriali, se potranno contare su una rete di qualità per l’emergenza. Continua invece la politica dell’annuncio della destra, mentre tutt’oggi le quattro leggi regionali della giunta di centrosinistra costituiscono il corpo della legislazione sanitaria in Abruzzo e stanno rivelando la loro fondatezza, come dimostra anche la conferma del rating che si basa sul piano di rientro approvato dal centrosinistra. Chiodi ora affronti sul serio la sanità e dica ai cittadini quale sarà questa grande riforma che continua ad annunciare da un anno”.