D’Alessandro ha elencato diverse leggi, citate da Chiodi, ma ferme e bloccate e non ancora approvate dal consiglio regionale a partire dalla legge sull’urbanistica per passare alla riforma degli enti e delle società, alla riforma sulle IPAB, al commercio, all’edilizia.
“Ciò che può meritare – ha spiegato D’Alessandro – il rango di riforma è riferibile alla legge sull’artigianato e a quella del piano energetico regionale, dove la prima porta la mia firma congiunta con quella della Giunta e la seconda quella di Caramanico (ex assessore all’ambiente) sempre congiunta con la Giunta. Si tratta di provvedimenti pensati e predisposti nella precedente legislatura e non approvati per effetto della conclusione anticipata della stessa e che hanno visto in questa legislatura soltanto il loro riproporsi in modo identico. In conclusione in questo anno è mancato il coraggio e non si vede nessuna prospettiva. Noi – ha concluso D’Alessandro – faremo la nostra parte con proposte puntuali , intendendo il nostro ruolo come opposizione di governo che con le proposte e le iniziative costruisce ogni giorno l’alternativa al vuoto della destra al governo”.