Diverse le crisi aziendali che la regione sta affrontando in questo delicato momento. Fra tutte, però, la vicenda del Gruppo Atr merita, secondo Claudio Ruffini, una particolare attenzione. In questo sito industriale del teramano si produce, infatti, più dell’80% del mercato mondiale della fibra di carbonio tramite l’Atr stessa, ma anche tramite gli affittuari Mml (Lamborghini) e Itca (Fiat).
Il consigliere sottolinea le peculiarità del Gruppo, che ne fanno un polo di eccellenza regionale che pertanto, come tale, va difeso da parte delle principali istituzioni locali.
“L’importanza di questa forte presa di posizione della Regione” specifica il consigliere regionale “permetterebbe al Gruppo Atr di inserirsi in un circuito di opportunità e finanziamenti che, altrimenti, ne decreterebbero la già annunciata “morte industriale”. Il sostegno dalla Regione Abruzzo è quindi a portata di mano. E va messo in campo subito, prima che il nuovo polo del carbonio, come da notizie di stampa, venga realizzato ad Anagni”.
Sembra, infatti, che la Regione Lazio abbia intenzione di finanziare un progetto per la riconversione dell’ex Videocolor di Anagni. Nell’area industriale, prima deputata a produrre tubi catodici, potrebbe essere dunque creato un polo specializzato nella fibra di carbonio e anche di fili, prodotto su cui l’Atr non si è mai cimentata.
Ruffini punta il dito sulla proposta in atto, perché il progetto, condotto con l’apporto di varie università, potrebbe far diventare, secondo il consigliere, meno strategico il salvataggio dell’Atr. Se, infatti, il sito di Anagni si concretizzasse, l’Abruzzo dovrebbe lottare contro il supporto della Regione Lazio. “Non bisogna perdere tempo prezioso” conclude, pertanto, Ruffini.
Per uscire dalla crisi, sarebbe dunque necessario investire sulle migliori professionalità, competenze e tecnologie abruzzese. E l’Atr è senza dubbio una risorsa strategica per una regione che si trova a dover competere in un panorama industriale sempre più globale e altamente specializzato.
“Vi chiedo, quindi, di mettere subito in campo un’azione di confronto con il governo nazionale” è l’appello del consigliere regionale “per far ripartire quel piano di rilancio che giace dal 28 agosto al Ministero dello Sviluppo Economico. Il fatto che non venga sottoscritto, peraltro, crea problemi per il rinnovo della cassa integrazione straordinaria. Nell’incontro al Ministero delle Attività produttive dello scorso 8 settembre si sono presi impegni solo di circostanza. Mentre, al recente tavolo (15 gennaio 2010) al Ministero sulla vertenza Atr, la Regione era inspiegabilmente assente. Serve, quindi, un pronto e immediato interessamento della Regione, affinchè si attivino le necessarie iniziative e procedure per scongiurare la scomparsa del Gruppo Atr”.