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Legge regionale libero accesso cani sulle spiagge in Abruzzo: entro il 30 marzo i comuni devono individuare le zone vietate

Con Legge Regionale numero 19 del 17 aprile 2014 la Regione Abruzzo ha stabilito le “norme per l’accesso alle spiagge degli animali di affezione”, garantendo (all’articolo 1, comma 1), “l’accesso alle spiagge di cani e gatti accompagnati dal proprietario o da altro detentore nel rispetto delle norme di sicurezza che prevedono l’uso del guinzaglio o delle museruola”.

Una norma che ha fatto felici molti dei proprietari di animali ma che, se non correttamente applicata, mette in pericolo la nidificazione del fratino, il simpatico uccellino che vive e nidifica sulle spiagge, deponendo le uova direttamente sulla sabbia, che è classificata come specie protetta.

La legge regionale, sempre all’articolo 1, prevede che i comuni possano individuare, entro il 30 marzo di ciascun anno, le aree in cui è vietato l’accesso agli animali, prevedendo, tuttavia, per ogni comune, almeno un tratto di spiaggia per il quale sia consentito l’accesso agli animali di affezione. Sempre entro lo stesso termine i concessionari o i gestori delle spiagge devono comunicare ai comuni le misure limitative all’accesso degli animali alle spiagge.

E proprio per la salvaguardia del Fratino e delle nidificazioni, l’Area Marina Protetta Torre del Cerrano ha invitato i Comuni di Silvi, Pineto e Roseto degli Abruzzi ad adottare i dovuti atti, delibere e ordinanze, che la legge regionale richiede, entro il 30 marzo, per impedire l’accesso dei cani e gatti nelle aree di nidificazione del fratino.

Ma non sono solo i tre comuni del teramano quelli costieri abruzzesi interessati dalla nidificazione del piccolo volatile che, come ricordato, è tutelato dall’allegato 2 della Convenzione di Berna e dall’allegato 2 della Convenzione di Bonn, oltre che dalla Direttiva CEE 79/409 e dalla Legge nazionale 157/92 che, nell’allegato I, lo definisce “specie particolarmente protetta”. In fatti il “Charadrius alexandrinus” (nome scientifico del fratino), nidifica un po’ in tutte le spiagge abruzzesi, da Martinsicuro a San Salvo, nel periodo aprile-maggio, con una seconda nidificazione tra maggio e luglio.

E’ quindi indispensabile che tutti i comuni costieri si attivino per la salvaguardia di tale volatile per non entrare in contrasto con le norme di tutela del volatile e, nel contempo, individuare spiagge idonee ad ospitare cani e gatti, nel rispetto della legge regionale, senza che si creino antipatiche situazioni di interferenza con bagnanti che, magari, non amano condividere l’arenile con gli animali.