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Danni ad olivicoltura in Abruzzo, Forza Italia contesta Regione

Pescara. Il gruppo regionale di Forza Italia è assolutamente contrario alla delibera di giunta del 23 dicembre relativa alla richiesta di riconoscimento dello stato di calamità derivante dalle forti infestazioni parassitarie (di mosca) sulle produzioni olivicole in Abruzzo. Nel provvedimento dell’esecutivo sono stati inseriti solo 19 comuni, di cui 11 pescaresi e otto dell’aquilano, hanno denunciato Mauro Febbo, presidente della Commissione di Vigilanza del Consiglio regionale e già assessore all’Agricoltura e Lorenzo Sospiri, capogruppo consiliare azzurro, che si sono detti “sconcertati e stupiti” da questa scelta.

“Il problema – ha chiarito Febbo – non è legato solo all’esclusione delle due province escluse, Chieti e Teramo, ma anche all’esclusione degli altri comuni del pescarese e dell’aquilano. Su 305 comuni di questa regione interessati al sistema olivicolo solo 19 sono stati presi in considerazione, e non capiamo come sia possibile che la provincia di Chieti, che da sola produce tra il 60 e il 65 per cento dell’olio, sia stata esclusa.

Tra l’altro è una presa in giro dire che si chiede lo stato di calamità (i danni stimati superano i 16 milioni di euro) perchè  in primo luogo bisogna vedere se la richiesta sarà accettata e poi a livello europeo esiste un piano assicurativo a cui le aziende devono aderire per fronteggiare eventuali danni e i fondi per aiutare le imprese vengono messi a disposizione a livello statale e comporta l’aumento delle accise.

Come Regione noi abbiamo sempre messo a disposizione attorno ai 400 mila euro, nonostante le difficoltà enormi, mentre quest’anno la Giunta D’Alfonso non aveva inserito i fondi e grazie ad un nostro emendamento sono stati previsti 150 mila euro. Mi auguro – ha aggiunto sempre Febbo – che la delibera venga ritirata e che le associazioni intervengano per chiedere una revisione del provvedimento”.

Ricostruendo l’iter che ha portato a questa delibera Febbo ha ricordato che “sono stati i Sipa (Servizio ispettorato provinciale) ad attivarsi per definire i Comuni da inserire ma forse ci si doveva muovere in altro modo e l’assessorato poteva intervenire, ad esempio, a luglio con una campagna informativa per combattere la mosca e prevenire il danno. Mi sembra – ha concluso – una presa per i fondelli per intero comparto”.