Chieti. “Il documento approvato metterebbe in discussione l’amministrazione Di Primio, ed esporrebbe il Comune a un concreto rischio dissesto. L’approvazione fuori tempo massimo è solo il primo elemento di criticità, Il documento iscriverebbe poste in entrata gonfiate e sovrastimate.
Così in una nota i rappresentanti di Chieti 5 StelleGiordano Di Matteo, Sandra Laico, Cristina Ricci, Gabriele Spadaccini, che aggiungono: “I soli ruoli idrici risultano inattendibili per quasi 20 milioni di euro. Canoni concessori non ricognitori e oneri di urbanizzazione sono altre poste di dubbia congruità iscritte tra le entrate di bilancio. Alcune entrate sconfessano le stesse delibere comunali, come nel caso della Tari, stimata con delibera per un gettito pari a 9.581.260,62, e poi iscritto in bilancio per euro 10.903.850,14, con un buco di bilancio di quasi 900 mila euro. La relazione del Collegio dei Revisori inoltre certifica l’esistenza di ulteriori debiti non iscritti a bilancio. La stessa relazione mette in dubbio addirittura il mantenimento degli equilibri finanziari per gli anni a venire, dovute a sovrastime di entrata e sottostime di spesa, con un concreto rischio di sforamento del patto di stabilità. Infine, si ritiene addirittura inefficiente il sistema informativo della Teateservizi: in poche parole, potenziali inattendibilità nella contabilità della partecipata teatina.
“Una cosa sembra certa – concludono i rapprentanti di Chieti 5 Stelle – siamo ormai prossimi al dissesto finanziario, e la prossima amministrazione, che ci auguriamo essere altra, avrà grossi problemi da affrontare e risolvere! Confidiamo che i cittadini sappiano scegliere una ‘nuova’ classe dirigente, essendo inaccettabile che chi ha creato i problemi fino ad oggi (cdx e csx) possa tornare ad amministrare la città”.