Cosa che purtroppo non si può dire del buon Franco il quale specialmente dalla nascita della nostra associazione “Salviamo L’orso” sembra essere preda di una serie di attacchi di bile che vanno di pari passo ed aumentano di frequenza ed intensità con le nostre attività ed i riconoscimenti che otteniamo dagli Enti e dalle associazioni sorelle con cui lavoriamo e
collaboriamo. Molto modestamente potremmo ricordare a colui che ama fregiarsi del titolo a dir poco comico di “primo studioso dell’orso marsicano” (ci ricorda quello di Mao-Tze_Tung “il grande timoniere”…) che misure di mitigazione del traffico veicolare che attraversa aree protette e ricche di fauna selvatica sono previste in tutti i paesi d’Europa e dell’America del nord non fosse altro come abbiamo avuto modo di ripetere a garanzia anche dell’incolumità dell’utenza. Il fatto stesso che il nostro progetto sia finanziato da una Fondazione nord-americana la dice lunga sulla serietà e sulla congruità dello stesso. A proposito della involontaria comicità dei rilievi “zuniniani” ci viene in mente quale fu la sua prima critica al progetto. Il “primo studioso dell’orso marsicano” ci contestava l’apposizione di cartelli che l’orso non sarebbe stato capace di
leggere come se i cartelli non servissero ad avvertire gli automobilisti del pericolo ma fossero rivolti agli animali …queste purtroppo sono le brutte figure a cui si espone Franco Zunino quando il livello della sua bile si alza oltre il livello di guardia!
A proposito delle barriere anti-orso da erigere sulle autostrade abruzzesi ci chiediamo se “il primo studioso dell’orso marsicano” abbia mai sentito parlare di road ecology o di permeabilità delle arterie stradali…forse no visto che il suo impegno scientifico risale a molti anni fa, ma la cosa sembra interessare il gestore autostradale che dopo qualche resistenza riportata nei giorni scorsi dalla stampa ha fatto una rapida marcia indietro ed ha deciso di incontrare Salviamo L’orso per iniziare a parlarne. Siamo
sicuri che anche questo annuncio provocherà un nuovo travaso di bile a Franco e ce ne dispiace veramente, ma dei risultati dell’incontro informeremo puntualmente i lettori del Gazzettino della valle del
Sagittario.
Zunino da molti anni “copia ed incolla” lo stesso comunicato (quello dei campetti di granturco) in cui da “primo studioso dell’orso marsicano” pontifica sulla ricetta magica che servirebbe a salvar l’orso, la cosa è diventata quasi patetica tanto che mai ci siamo sognati di tentar di spiegargli che le semine a perdere sono uno dei tanti provvedimenti che possono risultare certamente utili in determinate aree e situazioni ma che certamente non possono essere la chiave di volta della politica di conservazione della specie. A questo proposito ci piace qui ricordare che proprio nei territori dei Comuni di Scanno e di Villalago cosi come in val Giovenco insieme ad altra associazione, NOI….non Zunino….coltiviamo a perdere più di un terreno (parliamo di ettari…). Dove sono invece i campetti di granturco dell’AIW? Forse i 20 metri quadrati che seminarono 2 anni fa a Pescasseroli praticamente in paese e di cui poi ci informarono
tristemente che mai erano stati frequentati dal plantigrado? Venga a vedere i nostri terreni o le piante da frutto che altri amici piantano in Val Canneto in Valle Carbonara in Val Giovenco e vi troverà le tracce del nostro amico orso e vedrà come mettiamo in pratica i suoi saggi consigli tranquillamente, agendo senza tanta pubblicità, impegnando il nostro tempo ed il nostro denaro, mentre nessuno ha mai visto un singolo campetto dell’AIW.
Ha sentito parlare “il primo studioso dell’orso marsicano” della collaborazione della nostra associazione con il progetto Life Arctos, il PNALM e con la Regione Abruzzo di cui in parte abbiamo finanziato la campagna di vaccinazione dei cani da guardania? Coraggio Franco …smettila di ristampare lo stesso comunicato e fai qualcosa di concreto che di chiacchiere siamo stanchi tutti…. pianta almeno un po’ di carote! Ah..dimenticavamo, effettivamente abbiamo registrato l’arrivo di qualche ex socio dell’AIW nella nostra associazione ed in più cacciatore…è forse questo il motivo dell’astio che Zunino ci dimostra? Teme di perdere la rappresentanza della categoria? Se è così ce ne dispiace non ne abbiamo colpa e stia tranquillo non ci interessa certamente rubare soci a nessuno, forse la colpa è proprio dell’azione insufficiente dell’AIW? Chissà magari è la delusione di qualche socio di vedere qualche area wilderness destinata al taglio industriale del legname o cancellata per far posto a qualche bel
progetto idroelettrico o eolico alla faccia della wilderness? In ogni
caso la colpa non è di Salviamo L’orso perchè quindi tanta aggressività nei nostri confronti? E’ vero che siamo rimasti sorpresi dal numero di adesioni che abbiamo e stiamo raccogliendo negli ultimi mesi segno che forse di un’associazione come la nostra vi era bisogno impegnata a sollecitare le istituzioni a far cose concrete e a ridar entusiasmo a chi non si arrende al declino dell’orso, ma niente abbiamo contro l’innocua Associazione personale di Zunino.
Vorremmo chiudere questa riflessione registrando l’incredibile annuncio del “primo studioso dell’orso marsicano” che in coda al suo comunicato invece di proporsi come fa di solito alla carica di “Gran Commissario dell’Orso Marsicano” questa volta annuncia addirittura un finanziamento delle ATC al Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, ecco questa è veramente una bella notizia di cui aspetteremo con ansia la concretizzazione….chissà… grazie ai cacciatori forse finalmente anche l’AIW seguirà le orme di SALVIAMO L’ORSO e riuscirà a seminare un po’ di granturco!
Stefano Orlandini