Numeri oltre le aspettative degli organizzatori: “Nonostante il periodo di ferie e la calura i cittadini vogliono tutelare il loro territorio e i loro diritti”, commentano.
La manifestazione si è conclusa davanti ai Laboratori esterni dell’INFN a cui è stata lasciata come gesto simbolico l’acqua delle sorgenti alimentate dall’acquifero del Gran Sasso.
In cima alle richieste dei manifestanti l’esclusione delle 2.300 tonnellate di sostanze chimiche dai laboratori attualmente usate in due esperimenti della ventina in corso. In caso di incidente grave si rischierebbe di mettere a rischio l’acqua di 700.000 persone. Poi la messa in sicurezza delle captazioni, la trasparenza nei documenti e la partecipazione ai tavoli delle decisioni.
“È solo una delle prime tappe di un percorso lungo che durerà anni e che dovrà portare a tutelare definitivamente questo bene comune”, concludono i rappresentanti del Coordinamento Mobilitazione Acqua Gran Sasso, dando appuntamento al prossimo incontro in programma domani a Giulianova.
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