Riceviamo e pubblichiamo una lettera relativa all’iniziativa promossa in occasione della festa della donna dall’associazione “Stare Insieme”, in collaborazione con la Asl di Teramo e il Percorso senologico, con l’arrivo del camper rosa in programma domani a Colleatterrato, con la possibilità di effettuare alcune visite.
“In riferimento alla iniziativa intrapresa dalla neo costituita associazione denominata “Stare Insieme” in collaborazione con la A.S.L. e il Centro Senologico dell’ospedale di Teramo che prevede il posizionamento del Camper Rosa a Colleatterrato Basso nella mattinata del prossimo 11 marzo con la finalità di effettuare visite completamente gratuite alle donne residenti nel quartiere per prevenire la patologia del tumorie al seno, mi sento in dovere di precisare quanto segue.
Alcune cittadine mi riferiscono di essersi rivolte in questi giorni, in più circostanze, ai numeri telefonici pubblicizzati sugli organi di informazione e di stampa dall’associazione “Stare Insieme” per prenotare in anticipo le suddette visite al seno senza avere avuta risposta alcuna e in molti casi di avere ascoltato il messaggio telefonico: “ numero inesistente”. Non trovando risposta, mi riferiscono di avere contattato direttamente il CUP della ASL di Teramo e lo stesso Centro Senologico appurando che le prenotazioni a tale servizio, in quanto completamente gratuito, vengono raccolte dall’associazione e/o dal locale Comitato di Quartiere Villapavone-Colleatterrato e che per tale motivo di essersi rivolte personalmente al sottoscritto. In merito a quanto sopra rappresentatomi e di cui sono venuto a conoscenza solo nella giornata odierna, ho chiesto prontamente delucidazioni direttamente al Sindaco Maurizio Brucchi, il quale mi ha confermato che le prenotazioni vengono gestite dall’associazione “Stare Insieme” e che lui il giorno della manifestazione, in qualità di medico responsabile del Centro Senologico dell’ospedale, si limiterà ad effettuare le sole visite mediche prenotate. Pertanto, le cittadine del quartiere non potendosi sottoporre a tale servizio medico, peraltro, gratuito, a causa dell’impossibilità di prenotazione, si sono lamentate allo odierno scrivente, manifestando il loro forte disappunto e i loro sospetti sull’accessibilità al servizio rivolta, a loro dire, non all’intero quartiere in un’ottica di servizio pubblico e di trasparenza ma alle poche persone che transitano nell’ambito della sola associazione sopracitata. Detto questo, nel prendere le dovute distanze e nel deplorare un siffatto modo di gestire la cosa pubblica che mi vedrebbe accostato all’associazione “Stare Insieme”, a mio parere riconducibile a determinati personaggi e a interessi meramente particolari e strumentali, della quale non condivido le reali finalità, sento il dovere di formulare le seguenti semplici e legittime domande alle quali qualsiasi cittadino di buon senso gradirebbe avere delle risposte:
Giuliano LUCENTI