Docenti, studenti e genitori uniti in protesta sotto la sede della Provincia di Teramo.
Questa mattina l’Alessandrini-Marino ha organizzato un sit in per far sentire la propria voce sulle problematiche di aule mancanti e dislocazione delle stesse. Ad attenderli e parlare con loro, il consigliere delegato alla edilizia scolastica, Luca Frangioni, che è rimasto a lungo con la delegazione rispondendo alle domande e alle sollecitazioni coadiuvato dal dirigente Francesco Ranieri. Al termine, una delegazione è stata ricevuta dal sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto.
“La Provincia non ha perso alcun finanziamento – ha detto Frangioni – chi lo sostiene, va detto con chiarezza, sostiene una tesi falsa basata su presupposti errati e tanto meno abbiamo perso i sette milioni del Marino la cui convenzione ci è stata proposta solo ad aprile del 2020. Prima era solo una promessa dello Stato. Fra alcune settimane sarà bandita la gara di progettazione. Non abbiamo un problema di aule per questo anno scolastico ma gli insegnanti del Marino non vogliono essere dislocati su più istituti per ragioni assolutamente comprensibili ma che si scontrano con la realtà dei fatti. Soprattutto non voglio essere loro a trasferirsi al Pascal, dove grazie ai lavori svolti nell’ala inagibile con classificazione B, abbiamo recuperato sei aule; questo significa che torna agibile con i lavori prescritti dalla protezione Civile che stiamo realizzando. Al Pascal abbiamo recuperato sei aule e insieme all’Ufficio Scolastico Provinciale e alla conferenza dei Dirigenti, martedì prossimo, dobbiamo decidere come utilizzare questa ala recuperata e a chi destinare le nuove aule a disposizione. Va sottolineato che in questo momento, la Provincia, copre diversi fronti: oltre alla Croce Rossa ospitiamo 300 alunni dell’istituto comprensivo “Falcone-Borsellino” del Comune di Teramo. Il capoluogo è citta terremotata, una parte del Marino è chiusa per vulnerabilità sismica zero, molti edifici pubblici e privati sono stati chiusi per inagibilità. Siamo aperti a soluzioni alternative che per ora non sono state individuate ma noi non ecludiamo alcuna ipotesi”. Gli insegnanti del “Marino”, quindi, sono stati invitati a partecipare alla Conferenza dei Dirigenti Scolastici.
Di seguito la situazione aggiornata relativamente a spazi disponibili, interventi in corso e opere sisma.
“Situazione attuale delle richieste nel capoluogo: Alessandrini – Marino (chiede 8 aule); il Milli la “restituzione” di 4 aule oggi occupate dal Marino; l’Einstein 4 aule. Con gli interventi realizzati o in corso le aule sono state recuperate – ribadisce in una nota la Provincia – A differenza di quello che accade in altre cittadine della Provincia (Atri, Giulianova, Roseto degli Abruzzi, Silvi) dove in carenza di spazi propri, l’ente ha provveduto ad affittare edifici privati, a Teramo, città terremotata dal doppio cratere sismico (quello del 2009 e quello del 2016/2017) la disponibilità di edifici adeguati ad una scuola sono ridotte se non inesistenti. Inoltre, la Provincia, al momento, ospita anche il plesso comunale dell’Istituto comprensivo di Villa Tordinia (chiuso per inagibilità) al Comi –Forti (300 alunni). Bisogna ricordare, infine, per un quadro completo delle valutazioni, che nel 2020 – anno dicrisi sanitaria mondiale e di lunghi mesi di lockdown con le imprese ferme – la Provincia ha dovuto far fronte a numerosi interventi per dare seguito alle disposizioni sul distanziamento sociale nelle scuole. In 74 giorni – data autorizzazione del Ministero, 14 luglio 2020 – ha gestito 20 gare, realizzato 63 aule nuove, 11 laboratori e 10 servizi igienici, affittato una sede per il CIPIA e trovata una nuova sede – a Colleranesco – per il “Crocetti” di Giulianova. E anche l’Ipsia di Giulianova è stata chiusa nel 2017 in seguito alle verifiche di inagibilità sismica”.
Situazione generale dei lavori in tutti i Poli scolastici (8 poli, circa 12 mila studenti)
In questo momento la Provincia ha 10 cantieri aperti: ad oggi recuperate 33 aule.
“Pascal” – Teramo: 6 aule dalla sistemazione dell’ala chiusa per sisma con classificazione “B” (danni lievi con prescrizioni). Affidati i lavori, lo spazio sarà disponibile a metà settembre
“Comi 2” – Teramo, 4 aule dagli spazi della Croce Rossa (lavori in corso)
“Di Poppa-Rozzi” -Teramo, lavori sulle infiltrazioni, recuperata 1 aula
“Alessandrini-Marino” – Teramo, lavori di sistemazione, si recuperano 2 aule (ne servono 6)
“Classico Delfico” – Teramo – lavori di sistemazione, si recupera 1 aula
“Di Poppa – Rozzi” – Teramo, sede di Piano D’Accio – lavori per ascensore disabili
“Peano” – Nereto – recuperate 3 aule (chiuse per infiltrazioni dal tetto, lavori in corso)
“Rosa” – Nereto – lavori di adeguamento, recuperata 1 aula
“Saffo” – Roseto degli Abruzzi – Lavori stabile piano terra di via Milli, si recuperano 8 aule
“Zoli” – Atri – Palazzo Cicada, lavori di sistemazione si recuperano 3 aule e la palestra
“Cerulli-Alberghiero” – Giulianova – lavori sull’ultimo piano, si recuperano 4 aule; inoltre lavori per la sistemazione di una nuova cucina con bagno e spogliatoio.
Situazione complessiva relativa alle criticità legate alle opere sisma. Va sottolineato che fra il 2022 e il 2024 ci saranno tre interventi significativi che comporteranno delocalizzazioni di scuole e studenti: Liceo Artistico (da abbattere e ricostruire ex novo, stiamo assegnando la gara di progettazione); il Comi 2 (va abbattuto e ricostruito); l’Ipsia Teramo (Alessandrini-Marino); in totale parliamo di oltre 500 studenti. Anche per questo gli interventi non possono partire insieme e vanno accuratamente pianficati tempi e modalità insieme alla Conferenza scolastica.
A parlare per i docenti, la professoressa di Lettere, Maria Assunta Di Crescenzo, mentre Alessandro Angelini ha spiegato la situazione dal punto di vista degli studenti.