Addio a un grandissimo protagonista dello sport mondiale. Sarà davvero difficile sostituirlo e ripeterne le gesta di una carriera memorabile
Addii inevitabili ma sempre dolorosi quelli dei grandi campioni dello sport, costretti prima o poi ad affrontare un momento ineludibile delle loro carriere ovvero quello che coincide con il ritiro dalle discipline che li hanno visti protagonisti per anni.
Se poi a ritirarsi è un atleta che ha fatto la storia del suo sport, conquistando vittorie memorabili e anche record che difficilmente saranno battuti, ecco che la notizia ha un eco mediatica ancora maggiore. E’ questo il caso di un campione che, nelle scorse ore, ha chiuso la sua lunga carriera a 39 anni con la grande soddisfazione di una vittoria nella sua ultima gara ufficiale da protagonista.
Ha alzato ancora una volta le braccia al cielo al traguardo, Mark Cavendish, il ciclista britannico che ha concluso la sua carriera ventennale imponendosi nel Prudential Singapore Criterium con l’ennesima vittoria in volata, l’ultima di un palmares sterminato che non ha eguali nella storia del ciclismo.
Si ritira Cavendish, ha vinto ovunque
Era il 2005 quando Cavendish ha esordito da protagonista nel Team Sparkasse. In pochi avrebbe potuto immaginare all’epoca che il ciclista classe 1985 e originario dell’Isola di Man sarebbe diventato nei decenni successivi il più forte velocista della storia, vincendo ovunque.
Cannonball, questo il suo soprannome che richiama alla potenza del suo sprint in volata, ha vinto 35 tappe al Tour de France (record assoluto alla Grand Boucle, superiore a quello di Eddy Merckx), 17 al Giro d’Italia e 3 alla Vuelta. Uno score pazzesco nelle corse a tappe cui vanno aggiunti la vittoria nel Mondiale su strada del 2011 e una Milano-Sanremo nel 2016.
Per due volte, Cavendish ha vinto la maglia verde della classifica a punti al Tour de France dove si è tolto l’ultima grande soddisfazione della sua carriera, ovvero la vittoria in volata a Saint Vulvas nella quinta tappa dell’ultima edizione. Un successo clamoroso, ottenuto a 39 anni, che conferma ulteriormente la competitività di un campione che nelle sue volate ha sempre dimostrato un coraggio incredibile e una potenza innata.
Ora è arrivato il momento dell’addio, indossando la maglia dell’Astana, ultima delle dodici squadre in cui ha militato in carriera. “Sono stato fortunato di poter fare quello che amo per 20 anni, – ha scritto Cavendish nel suo messaggio di commiato su Instagram – ora posso dire di aver raggiunto tutto quello che potevo raggiungere su una bicicletta. Il ciclismo mi ha dato tanto e ora sono pronto a vedere quale sarà il nuovo capitolo che mi attenderà.”
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Vedremo dunque ora cosa farà il campione britannico dopo l’ennesima volata vincente. La speranza degli appassionati è quello di vederlo ancora nel mondo del ciclismo, uno sport nel quale il suo nome sarà ricordato a lungo come è giusto che sia.