Proroga del concordato preventivo, più tempo per mettersi in regola ed evitare il controllo del Fisco

Se non hai ancora aderito al Concordato preventivo sei ancora in tempo: il Governo ha prorogato la scadenza per aderire a questo nuovo strumento.

Chi non ha aderito al Concordato preventivo biennale ha ancora tempo per farlo. Il Governo, infatti, ha deciso di prorogare il termine ultimo per poter beneficiare di questo nuovo strumento che si rivolge a tutte le Partite Iva: sia quelle a regime ordinario che quelle a regime forfettario.

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Proroga del concordato preventivo, più tempo per mettersi in regola ed evitare il controllo del Fisco/Abruzzo.cityrumors.it

Possono aderire al Concordato preventivo biennale tanto le imprese quanto i liberi professionisti che lavorano in modo autonomo. Grazie a questo nuovo strumento si saprà in anticipo quante tasse dovranno essere versate al Fisco per il biennio 2024 e 2025 e si eviteranno controlli.

Il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti punta tanto su questa nuova misura – introdotta, per ora, solo in via sperimentale – che ha il duplice scopo di contrastare l’evasione andando incontro alle Partite Iva e, al tempo stesso, di garantire un certo numero di entrate nelle casse statali messe progressivamente in ginocchio dall’evasione.

Concordato preventivo: come funziona ed entro quando puoi aderire

Prorogata la data di scadenza per aderire al Concordato biennale preventivo, il nuovo strumento messo in campo, in via sperimentale, dal Governo di Giorgia Meloni con lo scopo di contrastare l’evasione porgendo, tuttavia, una mano a tante Partite Iva in difficoltà.

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Concordato preventivo: come funziona ed entro quando puoi aderire/Abruzzo.cityrumors.it

Come anticipato il concordato preventivo si rivolge alle Partite Iva sia a regime ordinario che a regime forfettario. In cosa consiste? Il meccanismo è semplice: il Fisco calcolerà – sulla base di studi di settore – quanto un professionista o un’impresa dovrebbe pagare di tasse. E tale cifra resterà fissa per il biennio 2024 e 2025 a prescindere dall’effettivo guadagno.

In pratica un titolare di Partita Iva, aderendo al concordato preventivo, non pagherà le tasse sui suoi effettivi guadagni ma sui guadagni ipotizzati dall’Agenzia delle Entrate. Conviene? E’ sicuramente una scommessa in quanto, grazie a questo strumento, alcuni potrebbero trovarsi a pagare meno tasse mentre altri potrebbero trovarsi a pagarne di più.

Sicuramente conviene a chi opera in settori in cui, nei prossimi anni, ci sono ampie possibilità di crescita e di fare grandi guadagni. Potrebbe, invece, essere un po’ meno vantaggioso per i liberi professionisti che non hanno mai la certezza di quanto fattureranno di anno in anno.

Tuttavia aderendo al Concordato preventivo si godrà di un grande beneficio: per due anni si eviteranno controlli da parte del Fisco. La scadenza ultima per aderire al Concordato preventivo sarebbe dovuta essere il 31 ottobre ma, viste le poche adesioni spesso dovute a scarsa informazione a riguardo, il Governo ha deciso di prorogare il termine ultimo per aderire fino al 10 dicembre.

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