Tacconi con il suo “angelo custode”, lo scatto è strappalacrime

L’ex grande portiere della Juventus e della Nazionale italiana Stefano Tacconi non dimentica: lo scatto commuove tutti i suoi fan.

Stefano Tacconi è tornato nella sua Cusago, comune alle porte di Milano, lo scorso fine ottobre. L’ex calciatore è riuscito a completare nel migliore dei modi un percorso riabilitativo cominciato nell’aprile 2022, finendo poi per essere dimesso dall’Ospedale ‘Casa Sollievo della Sofferenza’ di San Giovanni Rotondo.

Tacconi incontra il suo 'angelo custode'
Tacconi, lo scatto commuove tutti (Ansa) – Abruzzo.cityrumors.it

Ha portato a termine la sua partita più importante, a distanza di quasi un anno e mezzo da quel drammatico 22 aprile 2022: Tacconi infatti in quel sabato primaverile fu colpito da una emorragia cerebrale da rottura di aneurisma che mise a serio rischio la sua vita.

Per fortuna le cose si sono risolte nel migliore dei modi, con l’ex portiere che ha potuto contare non solo su una famiglia che non lo ha mollato per un secondo, ma anche su diversi medici molto qualificati che lo hanno seguito sin dai primi momenti.

Stefano Tacconi ad Alessandria per incontrare il suo “angelo custode”

Stefano Tacconi e il giovane figlio Andrea hanno fatto recentemente visita all’Ospedale ‘Santi Antonio e Biagio’, ossia la struttura ospedaliera che accolse l’ex bianconero in codice rosso quel drammatico sabato 22 aprile 2022.

L’ex atleta ne ha approfittato per salutare uno dei tanti medici che gli ha salvato letteralmente la vita, il dottor Andrea Barbanera, direttore del reparto di Neurochirurgia dell’ospedale piemontese che l’ha seguito sin dalle prime fasi del suo percorso riabilitativo.

Tacconi, lo scatto con il suo "angelo custode" commuove tutti
Tacconi, ad Alessandria per incontrare il suo medico (Instagram) – Abruzzo.cityrumors.it

Una grande emozione ha invaso sia Stefano che Andrea: entrambi hanno immortalato l’incontro tramite uno scatto reso pubblico su Instagram che è stato inondato di affetto da parte dei fan. Non poteva essere altrimenti: Stefano Tacconi deve molto alla preparazione e alle capacità del dottor Barbanera. Senza di lui, molto probabilmente, avrebbe incontrato maggiori difficoltà nel suo non facile percorso riabilitativo.

Il neurochirurgo ne ha approfittato anche per visitarlo, fissando un altro appuntamento tra qualche mese: “Sono molto contento di averlo rivisto, l’ho trovato molto bene, contento di aver superato la malattia”, ha detto il medico poco dopo l’incontro avuto con Stefano e suo figlio. I due poi non hanno perso l’occasione di mangiare qualcosa in un locale a loro molto caro, situato a pochi passi dalla struttura ospedaliera: un antipasto e un risotto con la zucca, il massimo della semplicità prima di fare ritorno a Cusago.

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