Jannik Sinner sta attraversando il momento migliore della sua ancora giovane carriera. Il percorso agli Australian Open lo conferma.
Dopo il finale pirotecnico della scorsa stagione conclusasi con la conquista della seconda Coppa Davis nella storia del tennis italiano, i tifosi speravano che Jannik Sinner anche in questo inizio di 2024 confermasse gli enormi progressi compiuti nella fase conclusiva della scorsa annata.
Una speranza che il ventiduenne campione altoatesino ha trasformato in una splendida realtà: il suo cammino agli Australian Open fino in semifinale è stato il percorso di un consumato fuoriclasse: sicuro di sé, consapevole della sua forza, Sinner ha superato cinque turni senza perdere un set. Un percorso trionfale a prescindere dall’esito del match contro Novak Djokovic.
La crescita sia dal punto di vista tecnico che atletico del tennista di San Candido è ormai sotto gli occhi di tutti. Anche i più scettici tra addetti ai lavori ed ex campioni della racchetta hanno dovuto ricredersi sulle sue qualità e soprattutto sulla capacità di Sinner di raggiungere il vertice del ranking mondiale. C’è anche però chi ha creduto fin dall’inizio nella crescita del talento altoatesino pronosticando per lui in tempi non sospetti un futuro ai vertici del tennis internazionale.
Sinner, l’annuncio dell’ex fuoriclasse azzurro non lascia dubbi: i tifosi sono al settimo cielo
Uno dei più grandi estimatori di Sinner è da sempre Adriano Panatta: l’ex tennista romano, vincitore nel 1976 degli Internazionali d’Italia e del Roland Garros, si è sempre detto sicuro delle enormi potenzialità del suo giovane erede. E questa edizione degli Australian Open ha confermato in pieno le sue previsioni. Ai microfoni de La Domenica Sportiva, Panatta ha elogiato il percorso compiuto da Sinner sul cemento di Melbourne.
“Chi è arrivato meglio in semifinale è proprio Jannik. Lo vedo in gran forma – ha sottolineato – pur essendo il primo evento della stagione“. C’è secondo l’ex tennista romano un particolare che colpisce nel gioco espresso da Sinner: “Ogni volta che lo vedo è migliorato in qualcosa. Parlo del fisico e di qualche colpo. È uno di quelli, come lo sono stati Borg o McEnroe in passato, che quando li vedi giocare dà la sensazione che non possa mai perdere”.
Forse non sarà proprio così: a Sinner capiterà di perdere come succede a tutti i campioni più celebrati. Ma la sensazione è che siamo di fronte a quello che molto probabilmente diventerà il tennista italiano più forte di tutti i tempi.
