Il Teramo rimanda il ritorno alla vittoria: al Bonolis finisce 2-2 contro la Vibonese che ferma la striscia di vittorie del Diavolo tra le mura amiche e segna anche i primi gol di una squadra avversaria nel fortino biancorosso.
A sorpresa non c’è Lasik tra i titolari del Teramo ma Celentano, che va a prendere il posto dall’inizio dell’infortunato Diakite.
Come ormai accade da qualche gara, gli avversari hanno rispetto al Teramo un approccio migliore al match. Il Diavolo reclama un calcio di rigore dopo un tentativo in area di Tentardini, ma il direttore di gara fa segno di proseguire. Al 9’ è Bombagi a provarci da calcio di punizione da posizione interessante, ma la barriera della Vibonese lavora bene e blocca la traiettoria del centrocampista. Gli ospiti concretizzano il buon approccio alla gara nel momento in cui il Teramo stava cercando il vantaggio: Rasi avanza palla al piede sulla sinistra, Soprano scivola nel momento decisivo e la rete di Plescia, la sesta stagionale, è una conseguenza di alcune letture difensive errate. Al 25’ Plescia potrebbe anche siglare il raddoppio su regalo di Lewandowski, ma per fortuna del Teramo la mira dell’attaccante è questa volta sbagliata.
Tre minuti più tardi il Diavolo pareggia: Bombagi imbuca per Ilari con pallone che arriva poi a Costa Ferreira che arma le sue qualità tecniche per l’1-1 ed il suo secondo centro stagionale. Il centrocampista portoghese ci prova dalla distanza anche un minuto più tardi, ma Marson para centralmente. Il Teramo cresce e la Vibonese si limita alle ripartenze: al 36’ Pinzauti, servito da Bombagi, trova una deviazione di un avversario forse decisiva. Al 37’ l’onnipresente Plescia ci prova da fuori area con un rasoterra che sembra mettere un po’ in ansia Lewandowski. Il primo tempo si chiude con un tentativo di Arrigoni dalla distanza molto distante dalla porta.
La ripresa inizia con un Teramo in gestione del possesso ma senza creare occasioni, così Paci decide di lanciare nella mischia Bunino e Di Francesco per Pinzauti ed Ilari. Manca però vitalità tra i biancorossi ed avanza la sensazione che la gara possa sbloccarsi solo da un episodio. Episodio che si chiama Costa Ferreira che intorno alla mezzora disegna una traiettoria a giro di destro sul palo più lontano dove Marson non può arrivare, portando avanti il Teramo. Galfano inserisce La Ragione per Rasi e non per Tumbarello che si era avvicinato alla panchina per uscire dal campo. La mossa farà la fortuna della Vibonese perché è proprio La Ragione a chiamare Lewandowski alla respinta che Berardi raccoglie e Soprano mura in calcio d’angolo. Dagli sviluppi, Tumbarello dal limite infila di destro il gol del pari dei calabresi. Il Teramo prova a cercare la vittoria fino alla fine: al 44’ Bombagi mette in mezzo per Bunino che di un soffio non arriva a deviare il pallone.
E’ l’ultima occasione della gara per i biancorossi che rimandano adesso il ritorno alla vittoria alla gara di domenica prossima in casa della Turris.
Teramo (4-2-3-1): Lewandowski; Celentano, Piacentini, Soprano, Tentardini; Arrigoni, Santoro; Ilari (13’st Di Francesco), Bombagi, Costa Ferreira; Pinzauti (13’st Bunino). A disp.: D’Egidio, Trasciani, Mungo, Cappa, Lasik, Birligea, Viero, Iotti, Gerbi. All.: Paci.
Vibonese (3-4-3): Marson; Sciacca, Bachini, Mahrous; Ciotti, Prezzabile, Tumbarello (40’st Vitiello), Rasi (35’st La Ragione); Parigi (17’st Berardi), Plescia, Statella. A disp.: Mengoni, Spina, Falla, Leone, Ambro, Di Santo, Montagnoli, Riga, Mancino. All.: Galfano.
Arbitro: Turrini di Firenze.
Reti: 12’pt Plescia; 28’pt e 26’st Costa Ferreira; 37’st Tumbarello.
Note: ammoniti Pinzauti, Bachini, Statella; recupero 4’ nel st.
Foto Teramo Calcio