La vicenda, scaturita perché la Coaps aveva messo sotto la lente di ingrandimento una lettera bancaria ed il certificato penale del dg Luigi Coni, si chiude di fatto anche per via della recente modifica delle norme in tema di acquisizioni di partecipazioni societarie.
A rappresentare oggi la società in videoconferenza davanti al tribunale l’avvocato Gerardo Spaltro che, giorni fa, ha fatto istanza di riesame alla Coaps e riavviato l’iter per la produzione di nuova documentazione che dovrà essere fornita dai commercialisti Stefano Cavallari e Carmine Tancredi, che hanno in mano le deleghe del club su decisione del tribunale di Roma, entro venerdì 15 aprile.
Il deferimento dello scorso gennaio non porterà dunque a rischio penalizzazioni o ammenda per il Teramo.