Dopo una stagione ben al di sotto delle aspettative, Novak Djokovic non ha ancora intenzione di abdicare. Lo conferma ulteriormente l’ultima clamorosa decisione presa dal campione serbo
Zero titoli, fa effetto solo a scriverlo eppure questo è il bilancio di Novak Djokovic nella stagione che si è appena conclusa tra tornei ATP e Slam. Eppure, nonostante uno score mai così basso in carriera, il serbo è riuscito lo stesso a rendere indimenticabile l’anno che si sta per chiudere, vincendo la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi, di fatto, l’unico trofeo che mancava al suo sterminato palmares.
Saltate le Atp Finals di Torino per infortunio, Djokovic si è rivisto recentemente in campo nel match di addio al tennis di Juan Martin Del Potro, disputato a Buenos Aires. Tra poco più di due settimane, invece, è previsto già il suo debutto nella nuova stagione che avverrà all’Atp di Brisbane, al via il prossimo 29 dicembre. Nole ha scelto questo torneo come unico test di preparazione in vista dell’Australian Open, il primo Slam della stagione in programma dal 12 gennaio con Sinner campione in carica.
L’ex numero uno del mondo affronterà la trasferta australiana con un nuovo membro nel suo staff, la cui nomina ha davvero sorpreso tutti, in primis i suoi colleghi che mai si sarebbero aspettati una scelta simile.
Djokovic, una scelta davvero sorprendente: e chi se l’aspettava
Dopo la separazione con Goran Ivanisevic, avvenuta lo scorso marzo, Djokovic ha affrontato la restante parte della stagione senza un coach al suo angolo. In vista del 2025, il serbo ha deciso di colmare questa lacuna affidandosi all’ex rivale Andy Murray, ritiratosi dal tennis lo scorso agosto con l’ultimo match disputato alle Olimpiadi.
Dopo averli visti l’uno contro l’altro per un oltre un decennio, farà un certo effetto vedere Murray che consiglia e sprona Djokovic oppure esulta dopo ogni vincente. Una situazione davvero inedita che intriga gli stessi colleghi anche loro curiosi di assistere a quello che sarà, a tutti gli effetti, un momento storico nel tennis del nuovo millennio.
Tra i tennisti sorpresi della scelta di Djokovic di affidarsi a Murray come allenatore c’è Holger Rune. In una recente intervista ripresa da Tennisworlditalia, il tennista danese, ritiene che la decisione di Djokovic di affidarsi all’ex rivale possa giovargli e non poco. “Non credo che molti di noi se l’aspettassero. E’ una situazione interessante, questo è certo. Tra loro possono parlare molto di strategia e di come battere i migliori giocatori. Entrambi hanno un QI tennistico molto alto.”
Tra poco più di un mese, alla conclusione dell’Australian Open, sapremo se questa nuova collaborazione avrà giovato o meno a Djokovic. A 37 anni e mezzo, il serbo ha voglia ancora di mettersi in gioco e nessuno meglio di lui sa come si vince a Melbourne.