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MotoGp, la VR46 perde una figura fondamentale: “I nostri successi sono legati a lui”

Nella prossima stagione di MotoGp il team VR46 diverrà ufficialmente il team satellite di Ducati al posto di Pramac, tuttavia dovrà affrontare questa nuova avventura senza la sua figura chiave.

Il legame tra Valentino Rossi e il mondo delle moto è davvero speciale, il campione di Tavullia non è solamente stato uno dei più grandi piloti di tutti i tempi, ma è anche stato l’uomo copertina e il comunicatore d’eccezione in grado di fare espandere tutto il circuito del motorsport, facendogli assumere un ruolo di maggiore importanza.

MotoGp, la VR46 perde una figura fondamentale: “I nostri successi sono legati a lui” – Ansa Foto – abruzzo.cityrumors.it

La sua capacità di fare notizia ben prima dell’arrivo dei social ha attirato televisioni e appassionati da tutto il mondo, facendo crescere l’interesse anche degli sponsor. Se oggi la MotoGP è divenuta una competizione di interesse globale e non più un campionato per soli appassionati, è indubbio che il merito è anche il suo.

Rossi però ha anche avuto la capacità di comprendere come superare i limiti del tempo e come impostare in modo proficuo la sua eredità nel mondo del motomondiale. Prima ancora di ritirarsi ha tirato su una scuola per motociclisti, riuscendo a fare emergere i principali talenti italiani (Bagnaia è due volte campione del mondo MotoGP) e a riportare il nostro Paese ai vertici di questa disciplina dopo anni di dominio spagnolo.

Non solo fenomeno in pista, talent scout e grande allenatore, Il dottore ha anche grandi capacità manageriali e in pochi anni è riuscito ad ottenere una scuderia in MotoGP (la VR46) e a portarla persino nelle posizioni di vertice. Nei primi due anni sono arrivati il titolo come Miglior Rookie, i primi podi e anche le prime vittorie.

La VR46 diventa team satellite Ducati ma perde il suo miglior pilota

Il 2024 doveva essere l’anno della conferma, ma quel Marco Bezzecchi in grado di portare i migliori risultati al team negli anni precedenti – che aveva persino avuto la possibilità di ottenere una moto ufficiale, ma che ha declinato per lealtà nei confronti di Rossi e del team – quest’anno ha faticato più del previsto.

La VR46 diventa team satellite Ducati ma perde il suo miglior pilota  – abruzzo.cityrumors.it

Meglio di lui ha fatto Fabio Di Giannantonio, arrivato in sostituzione di Luca Marini (fratello di Valentino Rossi), che però si è dovuto fermare a causa di un infortunio che lo ha prima limitato e poi costretto all’operazione prima della fine della stagione. Ciò nonostante la rottura tra Ducati e Pramac ha permesso a Rossi e al suo team di salire di livello e ottenere il ruolo che fino ad oggi ha avuto il team di Jorge Martin.

L’anno prossimo dunque la scuderia di Valentino potrà recitare un ruolo di primo piano, partendo con il medesimo pacchetto affidato al team ufficiale. Lo dovrà fare però senza Marco Bezzecchi, l’uomo dei record in casa VR46. Il centauro emiliano, infatti, ha deciso di cambiare aria ed ha firmato un contratto con Aprilia che gli consentirà di vestire i colori ufficiali della casa di Noale accanto a Jorge Martin.

Poco prima dell’ultimo appuntamento del mondiale a Barcellona, Uccio Salucci (Team Manager del VR46 e amico storico di Rossi) è stato raggiunto da Moto Sprint ed ha parlato proprio della separazione da Marco: “Questo è un momento agrodolce per il nostro team. Da una parte, possiamo solo essere felici di aver svolto un ruolo importante nel salto di un giovane pilota dall’Academy dei piloti VR46 ad una struttura ufficiale come Aprilia. D’altro canto dopo cinque stagioni la nostra relazione con Marco è davvero speciale, familiare. Abbiamo condiviso molti momenti belli insieme e molti dei successi della nostra storia sono legati al suo nome”.

Salucci non può nascondere il dispiacere di veder andar via un pilota fortissimo, ma soprattutto un ragazzo d’oro che ha contribuito a rendere uno dei migliori piloti al mondo. Tuttavia sa che per il ragazzo è il momento di provare a dare una svolta alla carriera e sa che averlo portato ad un simile livello è comunque motivo di orgoglio per il team e per l’Accademy: “non possiamo fare altro che augurargli un futuro pieno di successi e soddisfazioni”.